I dieci arresti per corruzione nella sanità siciliana costituiscono l’ennesima umiliazione nei confronti del nostro popolo. L’operazione ha smascherato un sistema di tangenti che riguardava le gare indette dalla Centrale Unica di Committenza della Regione Siciliana e dell’ASP di Palermo: in piena emergenza Corona Virus, il 5% del valore degli appalti era destinato ai manager della debolissima sanità siciliana. Sono coinvolti politici e amministratori della sanità pubblica locale, sono gli individui che rubano il futuro ad ogni singolo siciliano. Antonio Candela era stato nominato il 12 marzo Coordinatore della struttura regionale per l’emergenza Coronavirus dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Nella sua intercettazione afferma: “Ricordati che la sanità è un condominio, io sempre capo condominio rimango”. Musumeci chiarisca immediatamente o si dimetta.
Ringrazio il Corpo della Guardia di Finanza che, con il proprio coraggioso e straordinario lavoro, onora lo Stato Italiano e ci libera dal cappio della corruzione e delle mafie.
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