Ha indossato per la prima volta la fascia tricolore e lo ha fatto per celebrare un matrimonio: una grande emozione per il consigliere comunale di Agrigento Roberta Zicari.
E’ successo lo scorso 5 dicembre, nella stanza del sindaco, dove, su desiderio espresso da una coppia di novelli sposi, il consigliere ha celebrato un matrimonio nella veste di Ufficiale di Stato Civile. Zicari ha così unito gli sposi nel palazzo comunale, dove da qualche tempo svolge l’attività di Consigliere di opposizione. Tanto carisma e voglia di fare per la sua amata città. Poche parole che rispecchiano il modo di essere di Roberta.
Prima volta con la fascia tricolore, ma per celebrare un matrimonio. Che emozione ha provato?
“Grande, perché quella fascia è il tratto distintivo del primo cittadino, cioè di chi è delegato a rappresentare la propria comunità, e ciò è un grande onore ma anche una grande responsabilità. E poi perché stavo celebrando un matrimonio ed io credo fortemente nel valore della famiglia che è impegno reciproco a sostenersi, amarsi e rispettarsi per tutta la vita. La famiglia è la cellula base della società, se riusciamo a riportare serenità e stabilità nella famiglie italiane (famiglie tutte senza discriminazioni!) facciamo ripartire il Paese”.
Da questa esperienza a quella di consigliere comunale, la sua prima volta. Che ci racconta di questa avventura che la vede all’opposizione?
“Amministrare è complesso sotto diversi punti di vista ma si può e si deve fare di più. Nessuno ha la bacchetta magica, è chiaro, ma questa Amministrazione si caratterizza per celarsi dietro un silenzio assordante e quindi per non degnarsi quasi mai di spiegare a Consiglieri e cittadini le criticità affrontate e le possibili soluzioni, e questo comportamento va ad alimentare ogni più buoi sospetto o dietrologia. Anche sopravvivere in Consiglio è complicato, la politica è soprattutto un fatto umano, fatto di rapporti sociali. Bisogna stare attenti a confinare gli attacchi sul piano politico senza mai eccedere sul personale. Io cerco di fare molta attenzione ma è un vizio comune a molti politici essere permalosi e vendicativi e ciò può esser un problema. Io non lo sono.”
Eletta con Diventerà Bellissima, da qualche mese ha aderito alla Dc. Cosa l’ha spinta a questa scelta?
“Sì, sono stata eletta nelle fila di un progetto politico che è finito con il rinnovo del Parlamento regionale nel 2022 poiché il movimento si è sciolto, non esiste più in Assemblea Regionale o al Parlamento nazionale. Ho molta stima dell’ onorevole Savarino che è una donna ed una professionista in gamba, lei ha aderito a Fdi ma io sono una donna di centro, soprattutto sui diritti civili ho una visione molto progressista e liberale della società. Credo nei valori cristiani ma è con la cultura che si diffondono non con i divieti! Quindi, dicevo, credo alle libertà individuale, credo più nelle alternative ed incentivi come mezzo per attivare buone pratiche che nei divieti, nel metodo politico dell’ascolto, sintesi e trasparenza. Nella DC che è un partito di centro, ho trovato una casa europeista, popolare, riformista, di tradizione sturziana dove mi sento a mio agio. Si sta in politica per farsi portavoce di idee e progetti, ad io credo nella creazione di una agenzia per la famiglia che semplifichi le procedure di adozione non nella estensione dei reati fino a renderli universali (ma senza concordarlo con gli altri paesi), ho sempre sognato gli stati Uniti d’Europa, l’ambiente, i diritti ed i servizi sociali e sanitari come priorità.
Ritornando alla fascia tricolore… un giorno le piacerebbe indossarla da primo cittadino?
“Mi piacerebbe che si creasse un gruppo affiatato, unito dalla voglia di rendere Agrigento una Città vivibile e turistica. I gruppi vincono, i singoli non vanno lontano e nei gruppi fa poca differenza chi va a ricoprire il ruolo di portavoce”
Cosa farebbe da sindaco?
“Provare a rendere Agrigento una città normale, occuparmi delle cose semplici e che molti ritengono banali, essere trasparente nel mio operato e garantire di prendere sempre le scelte migliori nell’ esclusivo interesse dello sviluppo del territorio. Ad esempio le priorità di governo oggi (le emergenze sono innumerevoli ma bisogna scegliere), dovrebbero essere concludere il parcheggio di Piazzale Rosselli, effettuare una mappatura di buche ed edifici scolastici che meritano manutenzione e programmare da qui a 10 anni i lavori, rimpinguare i capitoli di bilancio della solidarietà sociale e funzione pubblica: almeno la mensa a scuola per i bambini o le attività sportive per i cittadini disabili dovremmo garantirle! Soprattutto serve pianificare insieme alla città le cose da fare e le priorità di governo”.
L’anno sta per terminare e c’è un tema caldo che interesserà il consiglio comunale, quello dell’approvazione del bilancio. Qual è il suo parere in merito?
“Che le devo dire? Che è umiliante che non sia ancora arrivato ai Consiglieri per poterlo esaminare. Si chiama previsionale perché serve a prevedere come spendere i soldi pubblici, quindi di tutti, nel corso dell’ anno. Se lo redigono ed inviano a fine dicembre, che cosa Dobbiaco decidere? Tra l’ altro non avere “gli strumenti contabili in linea” quindi il bilancio approvato nei tempi di legge, obbliga a spendere in “dodicesimi” quindi a poter fare solo ordinaria amministrazione, non si possono spendere neanche finanziamenti esterni ed eccedenze. E quindi la domanda nasce spontanea: a che serviamo? Che visione possiamo politica possiamo offrire alla città se possiamo fare solamente ordinaria amministrazione (senza neanche aumento di ore al personale o nuovi concorsi, tra l’altro). Posso anticipare che come partito pretendiamo che ci vengono dati i giorni previsti dalla legge per lo studio del bilancio, non abbiamo paura delle conseguenze…”
Chi è Roberta Zicari?
“Roberta Zicari è una figlia di questa città come tanti altri, che ha studiato tanto e lavorato fuori ma che è tornata consapevolmente perché le radici sono un legame forte e la sua terra è bella e sfortunata, per mettersi al servizio della sua comunità e provare a dare un contributo allo sviluppo del suo territorio e della società. Agrigento è bella e deve tornare a risplendere come merita”.
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