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Home » L’angolo di don Diego » Ricorre anniversario elezioni Papa Francesco

Ricorre anniversario elezioni Papa Francesco

Redazione Di Diego Acquisto
12 Marzo 2019
in L’angolo di don Diego
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Ricorre anniversario elezione Papa

Una rivoluzionaria  svolta pastorale nei sei anni di pontificato di Papa Francesco. Sei anni sono trascorsi  da quel pomeriggio del 13 marzo 2013 quando, a poco più di 24 ore dall’inizio di un conclave straordinario, perché in seguito alle dimissioni di Benedetto XVI, veniva eletto per la prima volta nella storia un Papa nato in Argentina e non europeo.

Emozione, gioia e soddisfazione si toccavano quasi con mano per il nome di FRANCESCO scelto dal  nuovo PAPA. Unanimi i consensi dopo la sua prima apparizione pubblica con quel saluto inusuale “buona sera”, accompagnato da quell’atteggiamento di semplicità ed umiltà che ha indotto tanti ad esprimere sui social la loro gratitudine, che possiamo sintetizzare  con queste parole: “Grazie per avere chinato il capo e chiesto la benedizione di Dio attraverso la nostra preghiera. Grazie per essere venuto “dalla fine del mondo” per evitarci la fine del mondo ed aprirci alla conversione.”

Un pontificato davvero innovativo questo di Papa Francesco in questi sei anni, con una serie di messaggi e riforme che mirano unicamente a richiamare tutti i cristiani all’essenzialità dei valori evangelici, testimoniando la propria fede nell’ unico salvatore che è Cristo, venendo incontro alla sensibilità di oggi, in maniera limpida e coraggiosa, scevra da qualsiasi forma di ipocrisia, comunque camuffata.

Emblematico il suo rapporto familiare con quanti lo avvicinano, provenienti da qualsiasi terra, cultura, razza o religione, e di così palpabile e radicale vicinanza  evangelica verso i poveri.

Le sue aperture morali, prima quasi impensabili,  unicamente finalizzate a recuperare i peccatori, gli hanno alienato la simpatia di una certa fascia di credenti che paventano un distacco dai principi ritenuti intoccabili.  Confondendo  il piano pastorale con quello dogmatico, la cui intangibilità  da Papa Francesco sempre è stata e viene espressamente ribadita. Con l’indicazione a concentrare l’attenzione sulla persona concreta che bisogna recuperare con un cammino progressivo, partendo dalla sua situazione particolare con le sue  fragilità e la sua condizione sociale.

Insomma una pastorale moto impegnativa quella di Papa Francesco  sulla centralità della persona concreta,  con un occhio costante all’ideale  verso sempre avvicinarsi. Un Dio misericordioso quello annunciato continuamente con la sua pastorale da Papa Francesco. Un Dio-Padre perché che propone e nulla mai impone, rigorosamente rispettoso del dono della libertà. Sempre  misericordioso, perché segue il cammino di ciascuno con il suo amore, pronto  a curare le ferite ed abbracciare da Padre i suoi figli. Un Dio che, anche se non amato, ama comunque con amore preveniente.

E per tutto questo vediamo un Papa che abbatte continuamente ogni formalismo, parlando spesso della necessità di prestare attenzione alle periferie geografiche ed esistenziali.

Ed affascina le folle lo stile ministeriale di Papa Francesco, in cui si nota l’uomo Bergoglio, che vuole davvero essere il padre di tutti. E tutti apprezzano  la testimonianza  viva del suo travaglio  umano, culturale e spirituale  nel vivere, incarnare il Vangelo  e proporre la fede. Non sfuggendo mai ai problemi, rispondendo sempre a tutti su tutto, con spontaneità, franchezza e coraggio nel vivo delle situazioni, con l’azzardo ed i rischi che ciò comporta.

Un comportamento ed insegnamento che – si badi bene – non è garantito  dall’infallibilità. Quell’infallibilità che invece è garantita con una particolare illuminazione dello Spirito, come esplicitamente promesso da Gesù,  solo quando in materia di fede, come Papa dovesse parlare, come si dice in termine tecnico-teologico, “ex cathedra”, cioè  come maestro per “confermare nella fede i fratelli”.

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Diego ACQUISTO

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