Quelle scritte sui muri con lettere a specchio danno la sensazione a molti di trovarsi in un pub, in un’osteria, in un b&b, in un negozio di jeans. Legambiente Agrigento parla di “una occasione sprecata”. La “ristrutturazione” della casa museo di Luigi Pirandello in contrada Caos fa storcene il naso a tanti e tra questi a all’associazione ambientalista. Il presidente del circolo Rabat di Agrigento, Daniele Gucciardo, afferma: “Il nuovo allestimento museale della casa Natale di Pirandello ha indubbiamente tolto un po’ di polvere dai reperti in essa custoditi. Ampio spazio è stato dato alle video proiezioni, svuotando le stanze dei pochi oggetti reali preesistenti, con un effetto “minimalista” che rifiuta l’evocazione degli ambienti domestici rurali dell’ottocento.” A dire di Gucciardo quelle mura adesso trasmettono “freddezza”: “Mi sarebbe piaciuto- dice- che all’interno della casa si riuscisse ad evocare le atmosfere dei brevi soggiorni stagionali che la famiglia Pirandello, e poi Luigi trascorrevano lì. Se ci si riflette, la mostra video multimediale documentale potrebbe trovare spazio in qualunque altra struttura edilizia senza restarne penalizzata, mentre non sono replicabili altrove le sensazioni che il visitatore potrebbe provare se fosse messo nelle condizioni di poter guardare il paesaggio – il vallone Caos e il mare Africano – in modo simile a come lo vedevano Luigi Pirandello e i suoi familiari. Sarebbe stato interessante ricostruire l’itensità della casa di campagna dei Ricci Gramitto e poi dei Pirandello. A dire il vero neanche il precedente allestimento puntava a far questo”.
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