Il cantiere per la realizzazione di un chiosco, con tanto di terrazza sul mare, nei pressi della Scala dei Turchi, è stato sequestrato, a metà del mese di giugno scorso, dal personale della Guardia costiera di Porto Empedocle. Adesso i legali difensori della proprietaria della struttura, hanno avanzato richiesta alla Procura della Repubblica, di procedere alla demolizione, a proprie spese, delle opere in cemento armato, e continuare i lavori, come dalle autorizzazioni rilasciate dal Comune di Realmonte.
Un primo ricorso di dissequestro dell’area, nelle settimane scorse, era stato rigettato dal Tribunale del Riesame. Ora il Pm deciderà se accogliere o meno l’ultima richiesta con l’eliminazione degli abusi edilizi, e far proseguire i lavori. Secondo la Capitaneria su quel terreno privato erano in corso di realizzazione delle opere edili per creare un locale, che è risultato però essere in difformità rispetto alle autorizzazioni già ottenute.
Si stavano realizzando delle opere in cemento armato, precisamente una pedana, entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dalla battigia e in difformità del permesso a costruire rilasciato dal Comune di Realmonte, relativo all’esecuzione di opere di consolidamento, con opere di rinaturalizzazione e realizzazione di una struttura precaria in legno.
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