La Procura della Repubblica di Agrigento, a firma del pubblico ministero Alessandra Russo, ha presentato ricorso in appello contro la sentenza di primo grado (sei assoluzioni e una condanna) emessa nel gennaio scorso dal giudice del Tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli, sulla vicenda del porto “Marina Cala del Sole” di Licata. Assolti l’ingegnare Vincenzo Ortega capo ufficio tecnico del Comune di Licata, Salvatore Geraci, Andrea Occhipinti, Giuseppina Maria Pia Amato, Paola Vizzini, e Bartolo Consagra. Unico condannato, nel processo svoltosi con il rito abbreviato, Luigi Francesco Geraci, per “occupazione di suolo pubblico” a 3 mesi di reclusione.
Il Pm Alessandra Russo, nell’atto di ricorso, in riforma dell’impugnata sentenza, chiede ai giudici della Corte di Appello di Palermo, che dichiari “colpevoli Luigi Geraci, Vincenzo Ortega, Andrea Occhipinti, e Giuseppa Maria pia Amato, e li condanni alla pena richiesta dal Pm in udienza”.
L’inchiesta, nata da una denuncia dell’associazione “A Testa Alta”, riguardava la costruzione del porto, poi sequestrato nel 2014, e le strutture accessorie: camere, parcheggi, area ristorazione e spiagge private, costruite come “opere di urbanizzazione primaria”. Secondo l’acccusa Ortega “aveva emanato atti illegittimi al fine di favorire indebitamente l’imprenditore Geraci, procurando all’imprenditore un ingiusto vantaggio patrimoniale”, permettendogli di eludere circa 7 milioni di euro di oneri concessori a danno del Comune di Licata.
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