Concluse le arringhe difensive al processo scaturito dall’inchiesta “Dark Community”, che ipotizza un giro di spaccio di droga e maltrattamenti in una comunità della società cooperativa sociale “Oasi Emmanuele” di Favara, che si sarebbe dovuta occupare del recupero di persone con problemi psichici e di tossicodipendenza. Ma – secondo l’accusa – si è rivelata una centrale di spaccio di cocaina, hashish, marijuana e metadone. E chi non riusciva a pagare avrebbe saldato il debito con prestazioni sessuali.
Dodici anni e sei mesi di reclusione la richiesta per Chyaru Bennardo, 40 anni di Favara; sei anni per Carmelo Cusumano, 52 anni di Favara; quattro anni per Emanuele Luigi Capraro, 24 anni di Agrigento; quattro anni per Gaetano Lombardo, 47 anni di Favara; sei anni per Carmelo Nicotra, 38 anni; tre anni per Salvatore D’Oro, 50 anni e quattro anni e quattro mesi per Giovanni Colantoni, 27 anni.
Sono accusati, a vario titolo, di detenzione illecita di sostanza stupefacente, maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura e violenza sessuale.
Questa mattina, alla presenza del pubblico ministero Elenia Manno si sono svolte le ultime arringhe dei difensori che hanno scelto il giudizio abbreviato. Nel collegio difensivo gli avvocati Monica Malogioglio, Daniele Re, Fabio Inglima Modica, Salvatore Cusumano, Alba Nicotra e Vincenzo Caponnetto. Le parti civili sono rappresentate dall’avvocato Samanta Borsellino. Il Gup del Tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo alla prossima udienza emetterà la sentenza.
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