Spesso, nel corso della vita delle persone, si presentano spese di notevole entità, più o meno impreviste: acquistare la prima casa, avviare un progetto lavorativo, fare dei lavori di ristrutturazione, eccetera. In questi casi, a meno che non si abbia disponibilità immediata della liquidità richiesta si rende necessario rivolgersi a un istituto di credito: le due soluzioni principali di fronte a cui ci si trova sono il prestito e il mutuo. Ma possiamo optare indistintamente per l’uno o per l’altro? Naturalmente no: ognuno ha le proprie caratteristiche ed è pensato per un diverso scopo. In questa breve guida vedremo i punti che distinguono queste due soluzioni e le situazioni in cui conviene scegliere l’una o l’altra.
La durata
La differenza forse più evidente tra le due forme di finanziamento è la durata. In particolare, il mutuo ha una durata minima per legge di cinque anni, ma può arrivare fino a 40 (nella maggior parte dei casi non si scende comunque sotto i dieci); per un prestito, invece, dieci anni sono la durata massima. Per valutare la durata più adatta, è possibile fare una simulazione del prestito con facile.it in modo da verificare a quanto ammonterebbero le rate e di conseguenza se è meglio optare per un numero minore o maggiore di mesi.
La somma erogata
Un’altra differenza notevole fra prestito e mutuo è l’importo del finanziamento. Un prestito normalmente riguarda infatti una somma molto più contenuta rispetto al mutuo, nella maggior parte dei casi volta a eseguire lavori di ristrutturazione oppure ad avviare un progetto di natura lavorativa; chi ricorre a un mutuo, invece, normalmente lo fa per acquistare un immobile e ha quindi bisogno di una quantità di denaro molto più ingente. Proprio a causa dell’importanza della somma erogata, per stipulare un mutuo sono richieste diverse garanzie, tra cui l’ipoteca di un immobile (spesso quello che si sta procedendo ad acquistare), mentre per un prestito non sono necessarie garanzie aggiuntive, cosa che snellisce molto i tempi di erogazione (si può riuscire a ottenere il finanziamento anche in due sole settimane).
Le agevolazioni fiscali
Come sappiamo, i mutui consentono di usufruire di alcuni sgravi fiscali che consentono di detrarre parte degli interessi dalle tasse; negli ultimi anni sono stati ad esempio proposti mutui per giovani (al di sotto dei 36 anni) con condizioni particolarmente vantaggiose. Questo non vale per i prestiti, dal momento che si considera che questi vengano utilizzati per bisogni ed esigenze non primari (ad esempio, come abbiamo detto, per lavori di ristrutturazione oppure per l’avvio di un progetto di business).
Lo scopo del finanziamento
Abbiamo già visto alcuni dei casi più frequenti che spingono le persone a richiedere un prestito e non un mutuo. A prescindere da quale sia lo scopo per cui si richiede il finanziamento, nel caso del prestito non si è obbligati a dichiararlo: il debitore può utilizzare il denaro erogato per le finalità che desidera. Al contrario, per contrarre un mutuo è necessario dichiarare prima lo scopo, ovvero l’acquisto di un bene prestabilito (nella maggior parte dei casi un immobile).
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