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Home » evidenza » Porto Empedocle: Cisl chiede giunta di salute pubblica, Carmina “No, grazie”

Porto Empedocle: Cisl chiede giunta di salute pubblica, Carmina “No, grazie”

27 Aprile 2018
in evidenza, Politica
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Porto Empedocle: la Cisl chiede una giunta di salute pubblica, Ida Carmina risponde con un secco “No, grazie”.

Continua la vivace polemica tra la Cisl e l’Amministrazione empedoclina a 5 stelle. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, adesso il sindacato chiede a gran voce una giunta di salute pubblica che prenda il meglio delle forze sane, per affrontare la situazione amministrativa drammatica, in cui versa la città.

“Dopo l’accusa lanciata dalla Sindaca del comune di Porto Empedocle, avevamo invitato la stessa a mezzo lettera, ad un confronto per discutere sulle prospettive di sviluppo e rilancio del paese. Naturalmente non abbiamo ricevuto nessuna risposta, francamente ce lo aspettavamo…

…Riteniamo utile che in questo momento – afferma ancora la nota diffusa dalla CISL di Porto Empedocle e firmata da Edoardo Sessa – di grande difficoltà, ogni attore dia il proprio contributo per rendere migliore la comunità, per uscire da questa crisi economica e sociale serve ripensare e rimodulare la conduzione del comune. Nei primi mesi del 2016, avevamo visto bene e lanciato l’ipotesi di un governo di salute pubblica, perché pensavamo allora ed oggi ancora di più che Porto Empedocle per risollevarsi, deve trovare la massima condivisione tra tutti gli attori economici e sociali, ed abbandonare gli individualismi che stanno caratterizzando gli ultimi anni.

Questa amministrazione da sola non ce la potrà fare, per il bene degli empedoclini, prima che sia troppo tardi, si apra alla collettività.

Pertanto, la Cisl Empedoclina lancia un appello, a tutte le forze sane del paese con la speranza che non passi inosservato come accadde nel 2016, per realizzare una assemblea cittadina che possa stimolare l’amministrazione a cambiare passo”.

Pronta la risposta della sindaca Ida Carmina che tutto pensa tranne che a cambiare la sua squadra, in questo momento ed anzi al contrario conferma quanto di buono fatto in questi difficili mesi.

“La situazione non è catastrofica – spiega Ida Carmina intervistata da Agrigentooggi.it – semplicemente ci troviamo con le casse vuote perché sia la Regione che il Governo di Roma hanno dei problemi. In mancanza di governo nazionale certi finanziamenti non giungono, nella Regione c’è invece la mancata approvazione della finanziaria regionale.

Per quanto riguarda i bilanci va detto che abbiamo avuto un avanzo di amministrazione di 2 milioni di euro nel 2017, tra quanto speso e quanto ricevuto. Il problema è che noi non partivamo da zero, ma da una forte situazione debitoria. Oggi abbiamo quindi un problema di liquidità. Bisogna anche dire che la mia amministrazione è così aperta che stiamo istituendo le consulte comunali, già si è lavorato su quella dello sport, dei giovani e della cultura, ma pensiamo anche ad una sullo sviluppo economico e infine un’altra sulla solidarietà sociale. Quindi abbiamo già chiesto la collaborazione della città. Per quanto riguarda l’aspetto economico vorrei ricordare che abbiamo aperto un’importante interlocuzione con l’Autorità portuale, a breve la pulizia integrale del porto. Non siamo stati fermi in questo anno. Infine rispondo alla Cisl che chiede una giunta di salute pubblica con il fatto che nelle ultime elezioni nazionali il Movimento 5 stelle, ha registrato proprio a Porto Empedocle, un voto superiore al 50% delle preferenze. Intendiamo questo voto anche come un atto di fiducia alla nostra amministrazione”.

Ovvio è quindi che in questo momento, si ci trovi dinnanzi una visione nettamente differente tra sindacato e governo cittadino.

Aggiunge chi scrive che deve però anche essere sottolineato, come un eventuale conferma dell’avanzo di bilancio di 2 milioni di euro nel 2017, andrebbe spiegato in buona parte, con la misura della Corte dei Conti che ha di fatto bloccato qualsiasi autonomia della spesa della stessa amministrazione.

La speranza per la città è quella opposta semmai, ossia che la Corte dei Conti veduto il risultato finanziario, apra alla possibilità di un minimo di autonomia al Comune di fare spesa. Un’Amministrazione comunale che non può comprare neppure i giornali della biblioteca comunale, ha le mani legate, nel bene e nel male, quindi i risultati di bilancio, difficilmente possono dipendere dalla volontà dei suoi amministratori ad esclusione della lotta all’evasione dei tributi.

Calogero Conigliaro

LEGGI ANCHE: Carmina e Saia ai ferri corti : controreplica del sindacalista, Porto Empedocle è allo sbando

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