Un ponte aereo tra Agrigento e Messina ha salvato un paziente ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale “Papardo” dopo un’assunzione massiccia di beta-bloccanti. Decisiva la prontezza dei sanitari e l’antidoto fornito dal Servizio Antiveleni del “San Giovanni di Dio” di Agrigento, unico in Sicilia.
L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione di medici, infermieri e direzioni sanitarie, che hanno recuperato in tempi record il farmaco salvavita. Le fiale sono state trasferite da Agrigento a Messina tramite elisoccorso, consentendo la somministrazione tempestiva al paziente, che oggi è in miglioramento clinico.
L’evento sottolinea l’importanza del Servizio Antiveleni di Agrigento, inserito nella Banca Nazionale degli Antidoti, e la sua rilevanza come punto di riferimento regionale e nazionale. Il direttore generale dell’ASP, Giuseppe Capodieci, ha lodato l’impegno e la professionalità di tutto il personale coinvolto: “Una vita è stata salvata grazie al lavoro di squadra”.
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