Diventa definitiva la condanna a 4 anni di reclusione, per l’accusa di estorsione aggravata continuata, nei confronti di Calogero Muratore, 64 anni, direttore di un supermercato di Canicattì. La sentenza è stata emessa negli scorsi giorni dalla Cassazione. I giudici ermellini hanno rigettato il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato, di fatto, confermando il verdetto della Corte di Appello di Palermo, che in parziale riforma della pronuncia resa in primo grado dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, all’esito del processo con il giudizio abbreviato, aveva ridotto la pena da cinque a quattro anni di reclusione e 2.400 euro di multa.
Muratore è stato denunciato da un dipendente, che si è costituito parte civile insieme a un collega, con l’assistenza degli avvocati Diego Giarratana e Giovanni Salvaggio. L’impiegato ha eseguito alcune registrazioni di nascosto, acquisendo i dialoghi con il responsabile del market e altri colleghi che avrebbero confermato i contenuti della denuncia. In particolare avrebbe costretto almeno sei impiegati “ad accettare condizioni lavorative deteriori rispetto a quelle previste dal contratto”. Fra le altre cose, li avrebbe costretti a prolungare l’orario di lavoro giornaliero e rinunciare a giorno di riposo settimanale, ferie, tredicesima e quattordicesima.
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