Inizia la raccolta di firme a Lampedusa. Cinque le richieste che saranno portate sulla scrivania del sindaco. Uno dei primi firmatari sarà il dottore Francesco Cascio, direttore del poliambulatorio dell’isola.
Lampedusa. Sulla più grande delle Pelagie sta iniziando una raccolta di firme online per chiedere alle autorità, una serie di interventi che potrebbero essere risolutivi per la problematica degli sbarchi di migranti. Dopo la notizia del giovane immigrato risultato positivo al coronavirus nel centro di accoglienza di Pozzallo, giovane che giorni prima era sbarcato a Lampedusa, si sono intensificate le richieste da parte della popolazione di prendere provvedimenti per evitare che possano verificarsi altri sbarchi incontrollati a Lampedusa. Ma quale potrebbe essere il modo per arginare al massimo la possibilità di fare approdare sull’isola gruppi di persone che arrivano a bordo di piccole barchette. Ne abbiamo parlato con Tony Colapinto di origini lampedusane, giovane direttore e docente di una rinomata scuola di teatro palermitana. Colapinto è il promotore di una petizione che nel giro di qualche giorno, sta riscuotendo un notevole interesse da parte della popolazione. Durante una videoconferenza su fb alla quale hanno preso parte diversi lampedusani Tony Colapinto ha interagito anche con il dottore Francesco Cascio, direttore del poliambulatorio di Lampedusa. Il dottore Cascio in collegamento dalla sua abitazione in quarantena a causa del fatto che a Lampedusa aveva visitato il giovane migrante trovato positivo nel centro di accoglienza di Pozzallo. È stata una conferenza molto accesa durante la quale diversi isolani hanno cercato di capire e di sapere come stanno le cose per quanto riguarda gli aspetti sanitari e di prevenzione che la asp ha approntato fino ad oggi. Il dottore Cascio ha risposto alle domande dei cittadini con calma e ponderatezza. a “È chiaro che noi tutti vorremmo che si formassero gli sbarchi a Lampedusa soprattutto in questo momento così delicato a causa di questa pandemia- ha affermato durante la diretta fb il direttore Francesco Cascio – e sarò anche io firmatario della petizione che state proponendo”. “Al primo punto della petizione- ha spiegato Tony Colapinto, ci sarà la richiesta di potere avere una nave militare ospedale da tenere nelle immediate vicinanze della nostra isola. Una nave ospedale che potrà controllare e curare subito i migranti che arrivano e che riescono ad eludere la vigilanza delle forze dell’ordine che lavorano in mare. Per oggi, – ha continuato Colapinto – sono previste delle riunioni su Skype fra le diverse associazioni presenti sull’isola per organizzare la raccolta delle firme nel più breve tempo possibile.Non possiamo perdere più tempo- ha infine detto Colapinto – ogni giorno che passa può essere fatale per noi perché basta una contaminazione per rovinare l’intera collettività”. ELIO DESIDERIO
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