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Home » Sport e tempo libero » Perché Agrigento potrebbe essere scelta per aprire la prima sala da gioco al Sud

Perché Agrigento potrebbe essere scelta per aprire la prima sala da gioco al Sud

19 Ottobre 2023
in Sport e tempo libero, Magazine
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Quando si pensa ai casinò in Italia, tutti pensano alle sale di Venezia, di Sanremo, di Saint Vincent in Valle d’Aosta o all’exclave di Campione d’Italia. E in effetti non avrebbero torto, perché gli unici casinò fisici presenti nel nostro Paese sono questi, situati tutti al Nord. Una circostanza che costringe gli abitanti del Centro-Sud Italia a doversi sobbarcare un viaggio piuttosto lungo, dato che la sala fisica più “vicina” è quella di Sanremo. Certo, per chi volesse rimanere nella propria città c’è sempre la possibilità di giocare su uno dei portali presenti su internet, i quali erogano proposte particolari come il codice bonus SNAI, utilizzabili per ogni settore del sito, dalle slot ai tornei di poker. Ma se proprio non ci si volesse accontentare dei siti online, allora l’unica soluzione è armarsi di macchina, treno o aereo e raggiungere la sala desiderata. Il tutto fintanto che non apra un casino nel Centro-Sud. Un progetto di cui si è tanto sentito parlare più volte, ma mai concretizzato.

I progetti dei casinò in Sicilia

In Sicilia il gioco piace. Secondo le statistiche nazionali la regione della Trinacria è la terza in Italia in cui si spende di più dopo Lombardia e Campania. Ma nonostante ciò non c’è mai stata una vera e propria sala casinò completa di tutti i giochi tipici di questo mondo. In realtà di intenzioni, progetti, idee e promesse ce ne sono sempre state tante ma tutte andate a vuoto. Famosa è l’esperienza della celebre Villa Mon Repos, in realtà una struttura da gioco che per poco tempo, negli anni ’60, ha portato a Taormina anche una serie di Vip incuriositi dalla sala e affascinati dagli splendidi paesaggi del luogo. Ma la storia di Villa Mon Repos è durata poco a causa di noie burocratiche. Anche Palermo avrebbe potuto avere la sua sala da gioco casinò, addirittura negli anni ’30 quando fu avanzata la proposta di costruire un casinò in città all’interno del Castello di Utveggio, icona del capoluogo situato sul promontorio del Monte Pellegrino. Non più che una proposta senza basi che però è sempre tornata a riecheggiare in città, l’ultima volta nel 2014 addirittura dall’Assemblea Regionale Siciliana. Questa volta gli amministratori regionali individuarono in Mondello la città dove collocare una struttura del genere. Ma anche quella fu solo una proposta poi caduta nel vuoto.

Infine, anche la bellissima zona di Agrigento è stata al centro di un progetto per un casinò. O meglio, al centro di un’idea progettuale, questa volta addirittura del Governo centrale. Proponente fu direttamente la Ministra del Turismo del “quarto Governo Berlusconi”, nel 2010, Michela Vittoria Brambilla. La Ministra firmò un DDL che, tra le altre cose, prevedeva la realizzazione di addirittura 40 nuovi casinò in tutta l’Italia: in sostanza una media di quasi tre sale casinò per regione. Questi sarebbero dovuti nascere all’interno di alberghi di super lusso oppure all’interno di alcune case da gioco già esistenti sul territorio nazionale da rivalorizzare e recuperare. Focus del DDL era ovviamente l’offerta turistica di lusso, che porta introiti maggiori da un minor afflusso di gente, ma anche dare una nuova regolamentazione territorio per territorio alle case da gioco, ai casinò e alle sale bingo. 

Ecco, in questo quadro progettuale, in Sicilia si era individuata Sciacca, in provincia di Agrigento, la città dove poter costruire un nuovo e moderno casinò. Naturalmente la cosa fu molto dibattuta all’epoca, tra i pro e i contro, e si cercò di capire quali dovessero essere gli investimenti e le tempistiche. Purtroppo, però, come spesso accade in questi casi l’idea restò soltanto un’idea perché sebbene l’area avesse tutte le carte in regola per poter costruire una struttura del genere l’iter amministrativo, ma soprattutto politico, del disegno di legge, si interruppe insieme anche allo stesso Governo.

 

Perché Agrigento potrebbe essere il luogo ideale per realizzare un Casinò

Si è parlato tanto di Agrigento come possibile meta per la realizzazione di un casinò. E l’idea non sarebbe tanto bizzarra. Agrigento, infatti, da un punto di vista turistico e paesaggistico è uno dei luoghi più belli, interessanti e affascinanti di tutta la Sicilia. Realizzare una sala casinò in questo luogo si collocherebbe all’interno di una rete turistica di invidiabile attrazione. Chi verrebbe in quest’area per passare del tempo divertendosi nella sala giochi, lo farebbe anche per visitare luoghi di inestimabile bellezza come la Valle dei Templi, già metà turistica di centinaia di migliaia di persone all’anno, o le meraviglie del mare Mediterraneo vicino Maddalusa o sulla spiaggia di San Leone. Di sicuro Agrigento è una meta turistica già tra le più apprezzate dai turisti di tutto il mondo e non solo in estate. Un motivo per il quale avrebbe senso costruire un casinò sarebbe quello di attirare anche il turismo di lusso. Inoltre Agrigento è stata eletta per il 2025 Capitale Italiana della Cultura e questo ha puntato ancora di più gli occhi sulla città la quale ne trarrà sicuramente un vantaggio. Di fronte a questo sarebbe un’opportunità quella di restare sulla scia di questo importante traguardo per incrementare il movimento economico e sociale della città, ma in realtà di tutta la zona circostante

 

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