Porto Empedocle, i parroci invocano intervento del Prefetto e di tutti i politici : qui inarrestabile e devastante degrado.
Altro che religione “oppio dei popoli!” Sicuramente anche Carlo Marx, al quale si attribuisce la tristemente celebre frase, se fosse ancora in vita sarebbe – forse suo malgrado – costretto a riconoscere il suo errore.
E ciò per tutto quello che storicamente è successo e che ancora va avvenendo anche ai nostri giorni, dovunque non esclusa la terra agrigentina, dove pure sono ben altri che diffondono per i loro interessi quel tipo di oppio.
Ed è proprio da Agrigento, che da tempo e specialmente negli ultimi tempi e giorni, partono messaggi davvero forti ed evangelicamente dirompenti, di cui la cronaca si è interessata; per esempio da Favara e da Agrigento, proprio recentemente, in occasione della solennità del Corpus Domini.
Adesso la cronaca registra la presa di posizione dei Parroci di Porto Empedocle, la città marinara, già negativamente in cronaca qualche tempo fa per gli effetti di una disastrosa amministrazione, a cui è seguita la naturale dichiarazione del dissesto finanziario, con cambio di amministrazione. Che però pare proprio che non sia riuscita per niente a porre rimedio ai precedenti mali, che sembrano davvero ulteriormente aggravati e che indurrebbero ad abbandonare definitivamente ogni speranza.
Quello che ci pare vogliano proprio evitare i Parroci che alzano la voce con un documento obiettivo, dettagliato e coraggioso, diffuso proprio oggi e che, invitiamo tutti a leggere e valutare, per trarne le dovute conclusioni. Ritenendo superfluo riportarne tanti passaggi e suggerendo la lettura integrale, diciamo solo che ci colpisce anche il linguaggio. Come per esempio quando si parla del problema giovani che “spinti dalla necessità (e talora da vera e propria disperazione” devono necessariamente emigrare. Oppure quando parlano di “un inconcludente immobilismo” da parte delle Autorità preposte… un immobilismo che “non riesce ad invertire il decadimento, ma rischia di provocare ulteriore tracollo ambientale, amministrativo, finanziario, commerciale ed imprenditoriale, con gravissime ripercussioni socio-economiche”.
Basta solo questo, anche per far pensare ad altre situazioni forse non tanto dissimili di altri Comuni agrigentini !
Un documento allora quello dei Parroci di Porto Empedocle che, se interessa direttamente la realtà empedoclina, può servire a scuotere la coscienza di tutti, ognuno per la sua parte e nel suo ruolo.
Dal Prefetto al Sindaco, alla deputazione nazionale e regionale agrigentina, a tutta la classe politica ed economica territoriale , “affinché a Porto Empedocle si facciano materialmente e concretamente carico della preoccupante situazione, non facendola ulteriormente degenerare ed adoperandosi per la totale ed esaustiva risoluzione, anche con l’adozione di provvedimenti straordinari, urgenti ed innovativi”.
Insomma ci sembra ovvio capire che , ad una sola voce, i Parroci auspicano e chiedono, “in nome e per conto di tutta la comunità ecclesiale” che proprio nessun provvedimento legale di alcun genere sia davvero escluso, senza riguardo per nessuno, con l’unico scopo di tutelare il bene della Comunità di Porto Empedocle.
La spiritualità cristiana fa dell’impegno serio per la Gerusalemme terrena, la “conditio sine qua non” del premio della Gerusalemme celeste.
Diego Acquisto
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