Sequestrata droga (cocaina e hashish), nonché numerose armi e munizioni nel corso dell’operazione, coordinata dai magistrati della Dda di Palermo, messa a segno dai poliziotti della squadra Mobile della Questura di Agrigento, con il supporto degli agenti dei Commissariati di Licata e Canicattì, del personale della Scientifica e delle unità cinofili della polizia di Stato. Agli indagati, sette licatesi e un canicattinese, viene contestata, a vario titolo, l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed armi, l’associazione mafiosa e diversi episodi intimidatori. Alcuni degli indagati infatti sono sospettati di essere anche gli autori di alcune intimidazioni realizzate anche recentemente. Quattro le persone in stato di fermo portate in Questura ad Agrigento. Droga e armi sarebbero state trovate durante le perquisizioni.
Le armi in particolare sarebbero nella disponibilità di padre e figlio, rispettivamente di 54 e 26 anni, entrambi pastori di Licata. Complessivamente sequestrate una decina tra pistole, alcune delle quali a salve, carabine e fucili. In alcuni punti sarebbe stata utilizzata una ruspa per scavare alla ricerca di armi e munizioni nascoste sottoterra. In Questura è stato portato anche il licatese nel cui condominio sono stati trovati oltre due chili di hashish e della cocaina. Non c’è certezza però, non al momento, che la sostanza stupefacente possa essere ritenuta riconducibile all’uomo, già noto alle forze dell’ordine. Le perquisizioni sono state eseguite in abitazioni, garage, magazzini, autovetture lasciate parcheggiate nel quartiere Bronx di Licata.
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