“I recenti episodi di tragica ed inaudita violenza avvenuti in questi giorni in provincia di Agrigento hanno evidenziato malesseri profondi all’interno della società e delle famiglie, acuiti dal grave isolamento provocato dalla pandemia e non adeguatamente contenuti da un sistema socio-sanitario-assistenziale non sempre pronto ad erogare idonei servizi alla collettività”. Lo dice il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio che sta coordinando l’inchiesta sull’omicidio di Raffadali. Un ragazzo di 24 anni, Vincenzo Gabriele Rampello, è stato freddato in piazza Progresso, con 15 colpi di pistola, dal padre, un poliziotto in servizio al Reparto Mobile di Catania, Gaetano Rampello. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Agrigento. Era seduto sotto una pensilina, in attesa di un autobus. Nello zaino aveva la pistola d’ordinanza. “Troppo spesso – continua il capo della Procura di Agrigento -, quelli che vengono definiti gesti di follia sono il portato di conflitti sociali e familiari che il ‘sistema’, inteso in senso ampio e non escluso quello giudiziario, non è stato in grado di adeguatamente e legittimamente arginare e contenere”.
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