Un esposto circostanziato è stato presentato alla Polizia municipale di Agrigento ed alla Procura della Repubblica, dal presidente dell’associazione Mani libere, l’ex consigliere comunale Giuseppe Di Rosa, che punta l’indice sull’occupazione “abusiva” del suolo pubblico.
“Ad Agrigento – spiega Di Rosa – ciò che in ambito nazionale è stata una misura di concreto aiuto ai commercianti rischia di essere un potenziale boomerang che potrebbe scagliarsi contro di loro. Mi sono rivolto al comandante della Polizia Locale sulla mancata osservanza regolamenti comunali occupazione del suolo pubblico”.
Per Di Rosa, che non è nuovo a questo tipo di iniziative: “In città è passata l’idea che le autorizzazioni (di qualunque genere) le rilascia il sindaco a voce. Nessuna ordinanza o determina autorizzativa è stata pubblicata all’albo pretorio, eppure Agrigento oramai (come da noi sempre richiesto e programmato) è divenuto un locale all’aperto.
In osservanza dei decreti post Covid-19, bar e ristoranti hanno potuto rialzare le saracinesche, a condizione che rispettino le severe condizioni di sicurezza imposte dalla legislazione emergenziale. Nella finalità di favorire l’adeguamento alle distanze dei tavoli, il Governo ha inserito nel cosiddetto Decreto Rilancio la “sospensione del pagamento” della tassa per il suolo pubblico (Tosap)”.
I protocolli covid hanno pesantemente compresso le potenzialità delle attività economiche per l’osservanza del distanziamento interpersonale e dunque il legislatore nazionale ha ben previsto che temporaneamente i soggetti esercenti attività economiche potessero fruire gratuitamente di aree pubbliche fermo restando la necessità formale e sostanziale della presentazione in un’istanza di concessione corredata dalla documentazione atta a delimitare lo spazio pubblico occupato, destinato all’esercizio della stessa attività economica.
Per l’assessore alla Polizia locale, Gabriella Battaglia: “Le autorizzazioni vengono rilasciate dal Suap, lo sportello unico delle attività produttive del Comune. Una materia di competenza della collega Elisa Virone che potrà fornire utili chiarimenti”.
E se è vero, come dice l’assessore Battaglia, che gli esercenti devono rivolgersi al Suap per avere autorizzato l’uso – gratuito – del suolo pubblico, è anche vero che spetta agli agenti di polizia municipale ed alle altre forze dell’ordine, verificare la regolarità delle autorizzazioni.
In caso contrario può scattare una denuncia per occupazione abusiva di suolo pubblico a carico dell’esercente. Lo sportello delle attività produttive, infatti, rilascia apposita autorizzazione dopo aver vagliato il progetto dal punto di vista urbanistico e della viabilità.
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