Novello 2025, il primo brindisi della nuova vendemmia firmato Principe di Corleone
Con l’autunno torna uno dei riti più attesi del mondo del vino: il debutto del Novello, il primo frutto della vendemmia appena conclusa. E in Sicilia, come da tradizione, a inaugurare la stagione è Cupido, il vino novello dell’azienda Principe di Corleone, in commercio dal 31 ottobre.
Quest’anno la produzione assume un significato ancora più speciale: è la prima vendemmia interamente biologica per la storica cantina dei fratelli Leoluca e Pietro Pollara, da sempre simbolo di eccellenza e passione per il territorio.
«Per noi non è solo un vino simbolico, che segna il bilancio della vendemmia, ma anche un punto di riferimento per tanti winelover affezionati – racconta Pietro Pollara, agronomo e rappresentante della nuova generazione, insieme al fratello Leoluca e al cugino Gaetano –. Siamo stati tra i primi in Sicilia a credere nel vino novello, e oggi Cupido rappresenta per noi un legame profondo con la nostra terra e con le persone che ci seguono da anni».
L’autunno è il tempo della rinascita e dell’abbondanza, e il Novello ne è il simbolo più autentico: un vino contemporaneo nello spirito, ma legato a una tradizione antica, quella della fermentazione breve dei grappoli raccolti tra fine agosto e inizio settembre.
Cupido è un vino giovane, allegro e fruttato, che conquista con i suoi profumi intensi di frutta rossa e la sua freschezza. Da oltre quarant’anni, Principe di Corleone celebra l’arrivo della nuova stagione con questo brindisi d’autunno.
Come vuole la tradizione, il momento ufficiale sarà l’11 novembre, giorno di San Martino, quando “ogni mosto diventa vino” e si festeggia la fine della fermentazione con un sorso di estate nel cuore dell’autunno.
Cupido 2025: il Novello di Sicilia
Il Cupido 2025, ottenuto da uve Syrah, si distingue per il suo colore rosso ciliegia dai riflessi violacei e per la sua fragrante leggerezza. Al palato è fresco e piacevolmente morbido, ideale anche servito leggermente freddo (intorno ai 12 °C).
Le uve sono state raccolte a partire dal 18 agosto, in condizioni climatiche ideali, e la vendemmia si è conclusa ai primi di ottobre, garantendo grappoli di grande qualità e una produzione che promette vini di eccellenza.
Nonostante il generale calo della produzione di vini novelli in Italia, Principe di Corleone continua a crederci e a investire. Oggi la cantina è tra le poche realtà italiane e siciliane che mantengono viva questa tradizione, con una produzione in crescita anno dopo anno e un posizionamento da leader di mercato nel Sud Italia.
Negli anni Ottanta, il Novello in Italia sfiorava i 20 milioni di bottiglie; oggi, con una produzione di circa 6 milioni, resta un vino di nicchia, ma capace di suscitare ogni anno attesa e curiosità tra gli appassionati.
Il segreto del Novello: la macerazione carbonica
Alla base del vino novello c’è una tecnica affascinante: la macerazione carbonica, lo stesso metodo usato per il celebre Beaujolais Nouveau francese.
In pratica, i grappoli interi vengono posti in serbatoi saturi di anidride carbonica: la fermentazione avviene all’interno dell’acino, in assenza di ossigeno.
Questo processo, che dura dai 7 ai 20 giorni, regala vini colorati, profumati e delicatamente fruttati, poveri di tannini e già pronti da bere.
La normativa italiana prevede che almeno il 40% delle uve del vino novello sia ottenuto con questa tecnica, mentre il restante può essere vinificato in modo tradizionale.
Note di degustazione e abbinamenti
Il vino novello si riconosce per il colore rosso intenso con sfumature porpora e per il bouquet fruttato e floreale.
Perfetto per accompagnare piatti autunnali, trova la sua massima espressione con castagne, funghi, carciofi, salumi, formaggi e carni bianche.
Un vino da gustare giovane, capace di portare allegria e convivialità, proprio come lo spirito di chi lo produce.
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