Per diversi anni non hanno versato al Comune quanto incassato a titolo di tassa di soggiorno dai turisti che soggiornavano nelle loro strutture ricettive. Un ammanco scoperto dai finanzieri del Comando provinciale di Messina che hanno sequestrato circa mezzo milione di euro ai responsabili di 17 strutture alberghiere di Taormina. I proprietari sono stati denunciati.
Le indagini hanno consentito di accertare che i legali rappresentanti di importanti hotel della Perla dello Jonio, che per la riscossione delle somme dovute per l’imposta di soggiorno del comune di Taormina rivestivano la qualità di incaricati di pubblico servizio, si sono appropriati, nel tempo, delle somme ricevute dai propri clienti. Tra il 2013 e il 2018 sarebbero stati sottratti alle casse comunali 468mila euro. Agli indagati è contestato il reato di peculato.
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