Agrigento, e la sua provincia, oggi, ricordano il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, soprannominato “il mastino”, ucciso a 59 anni, da un commando mafioso, il 4 aprile del 1992, mentre si trovava a bordo della sua Fiat Ritmo, sul viadotto Morandi, per ritornare a Menfi, dove viveva con la famiglia. Diversi gli appuntamenti in occasione del trentesimo anniversario di quell’efferato delitto, che sconvolse tutti.
Alla Cattedrale di San Gerlando, l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano ha officiato la Santa messa. Presenti la vedova e la figlia di Guazzelli, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, il comandante Interregionale carabinieri Culqualber, generale di corpo d’armata Riccardo Galletta, l’assessore regionale delle Autonomie locali Marco Zambuto, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, e tutti i vertici istituzionali.
Alla funzione religiosa di commemorazione, presenta anche la Fanfara del 12° reggimento carabinieri “Sicilia”. Il lungo corteo, con tutte le autorità, s’è recato sul viadotto Morandi, dove è stata deposta una corona d’alloro sul luogo dell’omicidio, e poi il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, nel pomeriggio, incontrerà i militari al Comando provinciale, e farà visita alla Stazione di Siculiana e alla Compagnia di Sciacca.
A chiusura della giornata, si terrà una serata di gala al teatro “Luigi Pirandello”. Prevista l’esibizione della Fanfara del 12° reggimento carabinieri “Sicilia”. Quest’ultimo evento è organizzato in collaborazione con la Strada degli Scrittori, e la Fondazione “Pirandello”.
Guazzelli in venti anni di indagini fra Palermo e Agrigento era diventato un esperto del fenomeno mafioso, e dei rapporti fra mafia, politica ed affari. In particolare si era occupato della Stiddra, che allora si opponeva con decine di morti ammazzati, a Cosa Nostra, e in maniera particolare aveva indagato sulle stragi di Porto Empedocle. Al maresciallo Guazzelli, è stata intitolata alcuni anni fa, la caserma dell’Arma di Villaseta, dove ha sede il reparto operativo. E prima ancora gli venne intitolato l’ufficio di polizia giudiziaria dei carabinieri della Procura di Agrigento.
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