Saranno giudicati con il rito abbreviato i quattro medici accusati di omicidio colposo, nell’ambito dell’inchiesta scaturita dalla morte di Michele Di Stefano, di Porto Empedocle, di 69 anni, avvenuta il 26 giugno del 2016 all’ospedale di Agrigento, per una emorragia non diagnosticata, dopo essere stato investito da un’auto.
Sul banco degli imputati Giuseppe Tulumello, 45 anni; Giovanna Callea, 42 anni; Santo Rapisarda, 52 anni e Salvatore Pinella, 53 anni. La scelta della difesa di chiedere il processo breve, dopo la decisione del Gup Stefano Zammuto di rigettare la richiesta dei difensori di accertare i fatti con una perizia. Si torna in aula il18 maggio prossimo per la requisitoria del pubblico ministero.
I quattro medici sono finiti a processo perché “in violazione delle linee guida specifiche, hanno omesso gli esami strumentali che avrebbero accertato in tempo utile la presenza di un’emorragia intestinale e, quindi, i trattamenti chirurgici e terapeutici”.
Da ricordare che Il gip Francesco Provenzano, aveva accolto in parte la richiesta di opposizione all’archiviazione del procedimento avanzata dalla Procura della Repubblica, e le posizioni di altre sei indagati, tra personale del pronto soccorso e del reparto di terapia intensiva, vennero di fatto archiviate.
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