“Cacciatore è morto per problemi cardiaci e non per i pugni ricevuti”. Gli avvocati Angela Porcello e Diego Guadagnino, hanno illustrato le loro tesi difensive, chiedendo l’assoluzione a carico di Giuseppe Cutaia, 30 anni, di Canicattì, accusato di omicidio preterintenzionale, per la vicenda legata alla morte di Giuseppe Cacciatore, deceduto a soli 46 anni, subito dopo aver avuto una lite con l’imputato.
Il processo è in corso di svolgimento davanti al giudice del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella. Nella precedenza udienza il pubblico ministero Paola Vetro, al termine della sua requisitoria, aveva avanzato richiesta di condanna ad otto anni e otto mesi di reclusione.
I fatti risalgono all’estate 2015 quando il giovane, a margine di un incontro per risolvere una diatriba precedente avuta con il figlio del 46enne, colpì con alcuni pugni al volto l’uomo, che morì nei minuti successivi. Il 28 ottobre sarà emessa la sentenza.
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