Si sono celebrati presso la chiesa monumentale del complesso di Santo Spirito i funerali di Madre Ildegarde, 91 anni, al secolo Giovanna Pitrone, per quasi trent’anni madre abbadessa della comunità delle suore cistercensi. Una figura carismatica e storica, ricordata con affetto da tutta la comunità agrigentina. L’anziana monaca amava raccontare di essere arrivata al monastero da Montaperto, il suo paese natale, quando era poco più che bambina, tenuta per mano dalla madre. Quella visita si rivelò un destino: trascorrere un’intera vita in clausura, dedicandosi alla preghiera e al lavoro.
Dopo aver completato il periodo scolastico, Madre Ildegarde iniziò a lavorare all’interno delle mura del convento, vestì l’abito monastico a soli 19 anni e pronunciò i voti perpetui nel 1952. Agli inizi degli anni Ottanta venne nominata badessa, un ruolo che mantenne per quasi trent’anni, guidando la comunità con dedizione e lungimiranza. Con le sue consorelle, Madre Ildegarde avviò numerose iniziative, tra cui la gestione di una casa di riposo per anziani annessa al convento, il rilancio della coltivazione dell’orto e la cura del giardino interno. Fu inoltre sua l’idea di creare un piccolo laboratorio di pasticceria, dove venivano realizzate specialità come il cous cous dolce di pistacchio e le paste di mandorle, preparate secondo ricette antiche gelosamente custodite. Questi dolci divennero presto una tradizione, apprezzata non solo dalle famiglie agrigentine ma anche da visitatori e letterati. Leonardo Sciascia, tra gli altri, amava far visita a Madre Ildegarde, considerandola una custode preziosa della memoria e delle tradizioni.
Negli ultimi anni, nonostante la malattia e l’età avanzata, Madre Ildegarde rimase al monastero insieme a poche consorelle anziane, lottando per mantenere viva la comunità monastica. Oggi il complesso di Santo Spirito è affidato alla direzione della Casa Madre della congregazione, situata a Vittorio Veneto, nel nord Italia. La città di Agrigento saluta una figura che ha saputo coniugare spiritualità, tradizione e impegno per il territorio, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva
L.R.

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