“Agrigento Capitale della Cultura 2025: il Sindaco respinge ipotesi di commissariamento”
AGRIGENTO – “Non abbiamo bisogno di commissariamenti”. È questa la risposta ferma del sindaco Francesco Miccichè, che, durante la conferenza stampa a Palazzo Grazioli a Roma per presentare il programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025, ha affrontato le recenti polemiche sullo stato dell’organizzazione. “È da un anno che lavoriamo e siamo in dirittura d’arrivo,” ha dichiarato Miccichè, sottolineando che sabato prossimo l’inaugurazione ufficiale avverrà alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Penso che non ci sia necessità di interventi straordinari, siamo concentrati sull’obiettivo e i fatti ci daranno ragione.” Riguardo l’assenza alla conferenza stampa del presidente della Regione, Renato Schifani, il sindaco ha precisato che la Regione non ha fatto mancare il proprio supporto, delegando l’assessore Francesco Scarpinato. “Schifani è sempre stato vicino a noi e interessato al nostro territorio,” ha aggiunto.
Le polemiche sui cartelli e sul Teatro Pirandello. Tra le critiche che hanno animato il dibattito nazionale, spiccano i cartelli stradali sgrammaticati e le infiltrazioni d’acqua nel Teatro Pirandello, dove si terrà l’inaugurazione ufficiale. “Per i cartelli, l’errore è di un’impresa incaricata dall’Anas. Non siamo mai stati interpellati,” ha chiarito Miccichè, difendendo l’amministrazione comunale. Quanto al Teatro Pirandello, il sindaco ha rassicurato: “Le infiltrazioni erano già note. Una squadra di edilizia acrobatica sta lavorando al ripristino del soffitto e concluderà i lavori entro domani.” Miccichè ha poi sottolineato che questi problemi non riguardano direttamente la Capitale della Cultura, ma sono incidenti di percorso legati a interventi di manutenzione ordinaria.
Interrogazione parlamentare e accuse. Nel frattempo, le polemiche si sono spostate sul piano politico, con dure critiche all’assenza del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e del presidente della Regione, Renato Schifani, alla conferenza stampa. La deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono ha annunciato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro Giuli, accusando il governo regionale e nazionale di aver abbandonato Agrigento. “Il dossier Agrigento è stato trattato come una mucca da mungere, con il controllo assoluto della governance e della spesa,” ha dichiarato Iacono. “Di fronte a una sequela di errori, strafalcioni e pessime figure che rischiano di compromettere l’intero progetto, Schifani e il governo nazionale cercano di non metterci la faccia. Ma non sarà la loro assenza a far dimenticare le responsabilità,” ha aggiunto, sottolineando le difficoltà affrontate dalla città, tra crisi idrica, rifiuti e infrastrutture inadeguate. Iacono ha concluso che Agrigento, illusa e abbandonata, merita maggiore attenzione per evitare che la sua nomina a Capitale della Cultura si trasformi in un’occasione sprecata.
L’appello per un rilancio: In difesa del progetto, Fabio Granata, ex assessore ai Beni Culturali, ha invitato a mettere da parte le polemiche per concentrarsi sulla promozione e valorizzazione del patrimonio siciliano. “Agrigento merita il meglio, e questa è un’occasione per ripensare il sistema culturale dell’isola,” ha dichiarato, auspicando un maggiore coinvolgimento delle istituzioni per sostenere la Capitale della Cultura 2025. Con l’inaugurazione imminente, il dibattito rimane acceso, ma Agrigento continua a lavorare per dimostrare di essere all’altezza di questa straordinaria opportunità culturale. Leggi anche: Agrigento Capitale della Cultura, svela il suo programma. Scarpinato: «Il Mediterraneo ritrova la sua culla»
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