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Home » L’angolo di don Diego » Mercoledì’ delle Ceneri – Un augurio insolito e forse un po’ strano di buona Quaresima

Mercoledì’ delle Ceneri – Un augurio insolito e forse un po’ strano di buona Quaresima

Redazione Di Diego Acquisto
26 Febbraio 2020
in L’angolo di don Diego
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Un augurio, mi sia consentito, diverso dai tanti, anche se davvero tutti interessanti ed evangelicamente appropriati,  che si sentono per questo tempo particolare   che proprio oggi  Mercoledì delle Ceneri  inizia.  A partire dai più autorevoli,  quelli cioè di Papa Francesco, che come sempre, nel suo stile,  coglie l’occasione di invitare a riflettere, cogliere il vero senso delle cose,  valorizzare il digiuno anche come modo di liberarsi da tutto ciò che superfluo e  che non essendo essenziale appesantisce e magari squalifica la vita.

Auguri, questi ed altri, di cui non pochi sicuramente terranno conto partecipando oggi,  alle affollate assemblee liturgiche,  dell’austera cerimonia dell’imposizione delle ceneri sul capo, che si tiene in tutte le circa 26mila parrocchie italiane, di cui ben 1474 solo in Sicilia.

Auguri tutti finalizzati ad una crescita culturale e spirituale in preparazione alla Pasqua di Risurrezione.  Una crescita che deve però pure avvenire   nel senso civico di corresponsabilità come cittadini nei nostri Comuni.

Ed in questo senso mi è proprio venuto di cogliere al volo il messaggio che viene da taluni servizi giornalistici della nostra stampa locale, sulle tante testate di giornali-on line anche da noi molto seguiti. Servizi che, in maniera coraggiosamente franca e senza voler mancare di rispetto a nessuno,  pongono però  all’attenzione irrisolti problemi scottanti per la collettività.

Come quello che riguarda l’igiene pubblica, della cui importanza si coglie plasticamente la necessità, specie in questo periodo  di continue  sollecitazioni alla prudenza da usare  per proteggersi dall’infezione del coronavirus.

Così il problema viene presentato nella sua drammatica realtà in maniera inoppugnabile, non solo riferendo le disperate  voci delle persone, ma anche proponendo tante  foto che non hanno bisogno di commenti.

Tra i tanti Comuni che sicuramente vivono questo problema, c’è anche Favara.  Dove così viene descritta e mostrata la situazione assurda di un  barista che per aprire il suo esercizio deve  eliminare “una barricata” di rifiuti”, impietosamente mostrati anche  in foto; oppure la disperazione  di qualche donna che grida e si tormenta chiedendosi “   ……. “MA COMU AMA FFARI?”…..  Con il conseguente commento del coraggioso giornalista Franco Pullara che logicamente aggiunge  “quale argomento – meglio di una foto –  può sancire meglio il fallimento della politica rispetto alla particolare domanda?”.

Non poche volte, e magari talvolta non senza ragione, la spiritualità cristiana predicata da taluni viene accusata di essere “troppo spirituale”,  e quindi disincarnata, cioè lontana dai problemi reali che soffre la gente, con la conseguenza di un rifiuto “tout court”.

Ma la spiritualità cristiana  non è questa! proprio perché fondata anzitutto sul mistero dell’incarnazione e se ci si allontana da questo, la colpa del travisamento non è sicuramente della verità, ma di colui che pur dice di  professarla.

Ed allora pigliando lo spunto dalle foto, dalla disperazione della gente più direttamente colpita, un richiamo ed un interrogativo inquietante  si pone  tutti. Proprio tutti, nessuno escluso,  ognuno per il suo ruolo di responsabilità che riveste nella società…specie in questo tempo di “coronavirus” in cui le condizioni igieniche ambientali possono avere  un parte non indifferente.

Né vale dire, come talvolta si sente,  che anche altrove si verifica  la stessa cosa.

No ! perché ogni Comune nella legittima autonomia degli enti locali deve curare il suo male… specie laddove – contemporaneamente (ironia della sorte !) – si è costretti ad annunciare  un aumento non indifferente del costo del servizio.

A questo punto viene anche  in mente il classico ammonimento ciceroniano “Fino a quando si potrà abusare della pazienza del popolo ?”.

Un sussulto di nuovo impegno in tutti può – anzi forse deve  – costituire  un impegnativo tema di coscienza per questa Quaresima che oggi iniziamo…..auguri !

Diego Acquisto

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