Maxi operazione dei carabinieri del reparto Operativo del Comando provinciale di Agrigento
Maxi operazione dei carabinieri del reparto Operativo del Comando provinciale di Agrigento, guidati dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, che nella notte hanno dato esecuzione a fermi disposti dalla Dda di Palermo per 29 persone di Agrigento, Canicattì, Favara, Porto Empedocle, Gela e Palermo, accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di droga, detenzione ai fini di spaccio, tentata estorsione e associazione mafiosa. Contestati anche diversi danneggiamenti e altri reati.
Fra gli arrestati, spiccano nomi di rilievo per l’Agrigentino, tra cui Gaetano Licata di Villaseta, Fabrizio Messina, ritenuto il boss dell’omonima famiglia di Porto Empedocle e fratello dell’ex latitante Gerlandino, Domenico Blando e Carmelo Fallea, entrambi di Favara, Pietro Capraro, Guido Vasile e il figlio Nicolò Vasile di Villaseta. Fra i fermati vi sarebbero anche nominativi di un certo peso per l’Agrigentino, come l’empedoclino Fabrizio Messina, fratello del boss Gerlandino, e Pietro Capraro della famiglia mafiosa di Agrigento-Villaseta.
Gli altri arrestati sono:
Domenico Blando, 67 anni, di Favara; Michele Bongiorno, 34 anni, di Favara; Pietro Capraro, 39 anni, di Agrigento; Ignazio Carapezza, 33 anni, di Agrigento; Carmelo Corbo, 46 anni, di Canicattì; Samuel Pio Donzì, 25 anni, di Agrigento; Carmelo Fallea, 49 anni, di Favara; Cosimo Ferro, 35 anni, di Castelvetrano; Francesco Firenze, 39 anni, di Castelvetrano; Giuseppe Focarino, 59 anni, di Palermo; Christian Gastoni, 31 anni, di Agrigento; Angelo Graci, 60 anni, di Castrofilippo; Rocco Grillo, 32 anni, di Gela; Alfonso Lauricella, 58 anni, di Agrigento; Gaetano Licata, 41 anni, di Villaseta; Fabrizio Messina Denaro, 57 anni, di Castelvetrano; Fabrizio Messina, 49 anni, di Porto Empedocle; Gabriele Minio, 36 anni, di Agrigento; Giorgio Orsolino, 34 anni, di Agrigento; Roberto Parla, 46 anni, di Canicattì; Vincenzo Parla, 53 anni, di Canicattì; Giuseppe Pasqualino, 33 anni, di Gela; Calogero Prinzivalli, 41 anni, di Agrigento; Mirko Salvatore Rapisarda, 42 anni, di Gela; Emanuele Ricottone, 58 anni, di Marianopoli (Caltanissetta); Giuseppe Sottile, 37 anni, di Agrigento; Alfonso Tarallo, 44 anni, nato a Genk (Belgio); Angelo Tarallo, 44 anni, nato a Liegi (Belgio); Guido Vasile, 65 anni, di Agrigento e Nicolò Vasile, 43 anni, di Agrigento.
Le indagini hanno permesso di fare luce, oltre che sulla riorganizzazione di alcune famiglie mafiose dell’agrigentino, in particolare quella di Agrigento e Villaseta, anche su un imponente traffico di stupefacenti e danneggiamenti.
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