Quasi concluse le arringhe difensive al processo d’Appello scaturito dall’inchiesta antimafia “Vultur”, coordinata dalla Dda di Palermo e condotta sul campo dalla squadra Mobile di Agrigento, che avrebbe fatto luce sulle dinamiche mafiose all’interno del piccolo comune agrigentino di Camastra.
In particolare gli avvocati Angela Porcello e Nino D’Ascola hanno discusso la posizione di Calogero Piombo, tabaccaio del paese considerato il cassiere della famiglia Meli. Poi è stata la volta dell’avvocato Santo Lucia che difende il presunto capomafia del paese Rosario Meli. Il processo riprenderà il 6 ottobre quando e verrà fissata la data della sentenza.
In primo grado il collegio di giudici del Tribunale di Agrigento (presieduto da Luisa Turco) ha inflitto la condanna di 17 anni e 6 mesi a Rosario Meli, “U puparu”, considerato il capo della famiglia mafiosa di Camastra; 14 anni e 6 mesi per il figlio Vincenzo Meli; 13 anni e 6 mesi al tabaccaio del paese Calogero Piombo; 22 anni in continuazione con altre sentenze a Calogero Lillo Di Caro, esponente di rilievo della mafia di Canicattì.
Il collegio della difesa è composto tra gli altri dagli avvocati Angela Porcello, Santo Lucia, Raffaele Bonsignore, Giuseppe Barba, Antonino Reina e Calogero Fiorello. Le accuse a vario titolo sono di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti a mezzo incendio, detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra.
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