I magistrati della Dda di Palermo (Claudio Camilleri e Pierangelo Padova), hanno chiesto la condanna di 28 soggetti, giudicati con il rito abbreviato, coinvolti nella maxi inchiesta “Kerkent”, condotta in “campo” dal personale della Dia di Agrigento, che il 4 marzo dell’anno scorso, ha disarticolato la ricostruita famiglia mafiosa di Agrigento, con a capo il boss 51enne Antonio Massimino.
Queste le richieste dei Pm: Antonio Massimino (20 anni di reclusione), il figlio Gerlando (18 anni), per il presunto “braccio destro” del boss Liborio Militello (10 anni); James Burgio (12 anni); Salvatore Capraro (12 anni); Alessio Di Nolfo (18 anni); Francesco Di Stefano (10 anni); Marco Davide Clemente (14 anni); Fabio Contino (10 anni); Sergio Cusumano (12 anni); Daniele Giallanza (8 anni); Eugenio Gibilaro (10 anni); Pietro La Cara (8 anni); Domenico La Vardera (10 anni); Domenico Mandaradoni (10 anni); Antonio Messina (15 anni); Giuseppe Messina (18 anni); Valentino Messina (8 anni); Gregorio Niglia (10 anni); l’ex ultras Andrea Puntorno (6 anni); Calogero Rizzo (12 anni); Francesco Romano (10 anni); Vincenzo Sanzo (8 anni); Attilio Sciabica (8 anni); Luca Siracusa (8 anni); Giuseppe Tornabene (12 anni); Francesco Vetrano (20 anni); Salvatore Ganci (18 anni), quest’ultimo coinvolto nella presunta vicenda della violenza sessuale sulla compagna di Antonio Mangione.
L’udienza riprenderà l’8 giugno per le arringhe difensive e la discussione della parte civile. Il collegio difensivo è composto (fra gli altri) dagli avvocati Salvatore Pennica, Giovanni Castronovo, Angela Porcello, Salvatore Virgone, Alfonso Neri, Santo Lucia, Monica Malogioglio, Francesco Mirabile, Chiara Proietto, Vincenzo Salvago.
Hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario altri 7 imputati: Gabriele Miccichè; Pasquale Capraro; Angelo Cardella; Angelo Iacono Quarantino; Francesco Luparello; Saverio Matranga; Calogero Trupia.
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