Il primo trimestre per le società e le banche italiane ha battuto i record. Era dalla crisi del 2008 che non si registravano profitti così alti nei attivi delle società. Infatti, il 2018 è stato segnato da un aumento generale degli utili. Ad esempio, Intesa San Paolo a marzo 2018 segna un aumento negli utili del 40% rispetto a marzo 2017; Unicredit registra un aumento di 200 milioni rispetto all’anno scorso; Anche il Monte dei Paschi, che fu salvato con una manovra strategica dal Governo, segna un profitto nei conti trimestrali di 200 Milioni.
A breve, di nuovo le società quotate a Piazza Affari presenteranno i conti trimestrali degli utili. Inizialmente in seguito ai risultati del primo trimestre aleggiava nell’aria un grande ottimismo. Purtroppo, l’incertezza politica che predomina l’Italia ha dato i suoi risultati, i titoli azionari italiani sono crollati. E soprattutto, lo spead ha raggiunto quota 300.
Quando i mercati perdono credibilità nel Governo
A 3 mesi dalle elezioni politiche Italiane, l’alleanza 5stelle-Lega non è stata ancora in grado di formare un Governo vero e proprio. La proposta del Governo Conte è stata subito bocciata dai mercati, lo spread è salito da quota 230 a 260 nel giro di una giornata. E questo non è il risultato di una speculazione finanziaria, ma è il risultato del crollo di fiducia nel Governo italiano. La fiducia è un fattore fondamentale per Paesi come l’Italia, dove il debito pubblico a marzo 2018 ammontava a 2.302.340 euro. L’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea è una garanzia per gli investitori, i quali detengono il 30% del debito italiano. Giustamente gli investitori che investono in Euro si aspettano il ritorno dei rendimenti in euro. Ma la recente minaccia politica dell’uscita dall’Unione Europea pronunciata da parte dei ministri proposti dal Governo 5stelle-lega ha spaventato i mercati. Piazza Affari risulta molto indebolita rispetto alle altre Borse Europee. Motivo per cui entra in scena come garante dei risparmiatori il Presidente Mattarella mettendo un veto sui ministri anti-Euro.
Governo tecnico o Politico?
Per mettere fine alla crisi istituzionale, senza precedenti, che dura da ormai 3 mesi, Mattarella sente la necessità di formare un Governo tecnico e affida l’incarico a Carlo Cottarelli. La nomina del quale propone una tregua ai mercati finanziari dove gli indici tornano a salire, poiché l’economia italiana è in crescita; fatto già confermato dai conti trimestrali delle grandi società come Amazon e diverse banche. Al Governo Cottarelli è stato affidato l’incarico di guidare l’esecutivo e presentare la legge di Bilancio 2019 nel caso in cui si arrivasse alla fiducia in Parlamento. Altrimenti, il compito di Cottarelli sarà gestire l’ordinaria amministrazione fino a quando i cittadini italiani saranno richiamati alle urne. La fine di tutta la storia? Oggi il Governo Conte ha ottenuto la maggioranza al Parlamento con 171 voti. Dopo che Cottarelli ha rinunciato all’incarico affidatigli dal Presidente della Repubblica, l’alleanza 5stelle-Lega ha riproposto Conte a capo dell’esecutivo eliminando il programma antieuropeista e rassicurando i mercati.
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