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Home » dalla città » Licata, porto turistico: “A testa alta” diffida commissario Brandara

Licata, porto turistico: “A testa alta” diffida commissario Brandara

15 Settembre 2017
in dalla città
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L’associazione A testa alta ha inviato una formale diffida al Commissario Straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, affinché si proceda all’avvio delle procedure finalizzate al recupero dell’ingente credito di circa 6 milioni di euro vantato dall’Ente nei confronti della società Iniziative Immobiliari S.p.A. per oneri di concessione edilizia riguardanti il porto turistico di Licata e le altre opere via via realizzate nell’ex spiaggia di Giummarella, e si annulli, in autotutela, un verbale di Conferenza di servizi con il quale nel dicembre del 2014 sono state approvate ulteriori varianti al progetto originario.

L’atto di diffida, che è stato protocollato il 1° settembre scorso, ripercorre le tappe dell’iter amministrativo fin qui espletato – a partire dalla determina (2006) con la quale il Dirigente del Dipartimento Urbanistica aveva rilasciato a Iniziative Immobiliari il permesso di costruire senza prevedere alcun pagamento degli oneri di concessionesull’assunto, contestato dall’associazione, che si trattasse di “attrezzature di interesse pubblico” – e gli innumerevoli solleciti di intervento, tutti rimasti inascoltati, rivolti dall’associazione A testa alta, dal 2013 fino a quest’anno, a sindaci, giunte, presidenti del consiglio, consiglieri comunali e ai commissari straordinari che hanno amministrato il Comune di Licata.

Per l’associazione A testa alta, un provvedimento di ratifica del vizio di incompetenza relativa da parte del Dipartimento Urbanistica sanerebbe il vizio rilevato dal TAR con effetto retroattivo e anche in pendenza dell’appello in corso. Un atto non più procrastinabile e sempre più urgente a causa della grave situazione finanziaria in cui versa il Comune di Licata.

Il documento è stato inviato, oltre che al Procuratore della Repubblicapresso il Tribunale di Agrigento, anche al Pubblico Ministero presso la Corte dei Conti per la Regione Sicilia ai fini dell’eventuale adozione delle determinazioni inerenti l’esercizio dell’azione erariale.

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