LICATA. Scongiurato in extremis lo sciopero dei dipendenti del Comune di Licata, che con le organizzazioni sindacali avevano avviato la procedura di raffreddamento, a seguito dei ritardi accumulati dall’ente nel pagamento dello stipendio del mese di aprile. In sostanza, le spettanze avrebbero dovuto essere pagate entro il 27 aprile ma al 11 maggio ancora non erano state accreditate.
La svolta si è avuta venerdì in tarda mattinata quando l’ufficio del personale ha inviato in banca i mandati di pagamento per lo stipendio di aprile al personale. I sindacati Cgil e Csa, preso atto dell’accoglimento delle richieste avanzate in occasione dell’assemblea di lunedì scorso, hanno revocato il sit – in di protesta che era stato organizzato per domani, lunedì 14 maggio, in piazza Progresso, davanti al municipio. “L’amministrazione comunale ha provveduto – scrivono Cgil e Csa – al pagamento dello stipendio del mese di aprile e a parte del salario accessorio degli anni precedenti. Tenuto conto dell’impegno, non indifferente, profuso dai vertici dell’ente, nell’affrontare e risolvere celermente la vertenza, sono venuti meno i presupposti per l’annunciata assemblea – sit in prevista per le 10 d i lunedì 14 maggio”.
Dai sindacati è arrivato il grazie al commissario straordinario del Comune per avere accolto le richieste del personale. “Nel riconoscere – si legge ancora nella nota dei segretari di Cgil e Csa rispettivamente Pietro Aquilino e Massimo Caruso – l’importante ruolo svolto dal commissario Maria Grazia Brandara, le organizzazioni sindacali esprimono la soddisfazione per il celere e positivo riscontro avuto, nell’attesa di essere convocati in tempi brevi per poter discutere sulle procedure di stabilizzazione del personale precario”. I dipendenti lamentavano, oltre al mancato pagamento dello stipendio di aprile anche la mancata corresponsione dei salari accessori dal 2015ad oggi. Per gli anni in questione il personale dell’ente ha ricevuto il salario accessorio solo per alcuni mesi del 2015.
I sindacalisti, nel documento inviato all’amministrazione comunale, tra le altre cose, avevano rilevato che “alcuni dipendenti comunali sono in condizioni disperate, perché oltre a non poter far fronte alle minime spese giornaliere rischiano seriamente di vedersi pignorare le proprie abitazioni dalle banche cui si sono rivolti per la concessione di mutui che ora, per colpe non proprie, non possono assolutamente onorare”. Intanto, dal primo di maggio, da quando cioè Pietro Carmina, dirigente degli Affari Generali è andato in pensione, l’unico capodipartimento a tempo indeterminato rimasto in servizio al Comune è l’ingegnere Vincenzo Ortega (NELLA FOTO), che dirige i Lavori Pubblici e l’Urbanistica. Il commissario straordinario del Comune ha deciso di affidare ad Ortega anche i settori che erano di Carmina, quindi gli Affari Generali, i Servizi Sociali ed i Servizi Demografici. Mentre Giovanna Italiano, segretario generale del Comune, si occuperà del dipartimento di Polizia Municipale. L’incarico le è stato conferito, ad interim, dal commissario Maria Grazia Brandara.
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