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Home » Cronaca » Licata: maxi sequestro di beni di oltre 1,8 milioni di euro

Licata: maxi sequestro di beni di oltre 1,8 milioni di euro

18 Aprile 2017
in Cronaca
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I finanzieri dei Nuclei di Polizia Tributaria di Palermo e Agrigento hanno sequestrato decine di rapporti finanziari, 7 aziende, 1 villino e 9 terreni, per un valore complessivo di oltre 1,8 milioni di euro, nella disponibilità di Pasquale Antonio Cardella, 64 anni, di Licata. L’uomo, considerato per anni “il punto di riferimento di Cosa Nostra a Licata”, è stato arrestato nel 2012, nell’ambito dell’inchiesta “Ouster”, perché ritenuto responsabile di estorsione aggravata e intestazione fittizia di beni.

Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Agrigento, al termine di complessi accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle, che hanno permesso di individuare i beni dei quali Cardella aveva la disponibilità, personalmente o per interposte persone. Per quanto riguarda specificamente le aziende, sono state sottratte alla disponibilità dell’interessato imprese di costruzione, di trasporto merci su strada e dedite alla frantumazione di pietre, aventi sede a Licata e nella provincia di Prato.

Sebbene il processo sia ancora in fase di definizione, le indagini svolte dai finanzieri hanno posto in evidenza la pericolosità del Cardella, definito dalla Procura del Repubblica di Palermo, nell’ambito del procedimento di prevenzione, come elemento di spiccata capacità delinquenziale nel contesto dell’associazione criminale denominata “Cosa Nostra”.

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