LICATA. Il test elettorale più importante, in provincia di Agrigento sarà quello di Licata, dove si vota col sistema proporzionale ed i partiti che sono al Governo, quello cosiddetto “Gialloverde” cioè Cinque stelle e Lega si presentano divisi con due donne, candidate sindaco diverse, anche se hanno lo stesso nome di battesimo: Annalisa Cianchetti, sarà sostenuta dalla lista del Movimento Cinque stelle mentre Annalisa Tardino da Lega e Fratelli d’Italia. Gli altri due candidati sono maschi: Gianluca Mantia, sostenuto dalla lista civica “Licata un bene comune” e Giuseppe “Pino” Galanti, sostenuto invece da 5 liste, una di partito, Forza Italia le altre tutte di ispirazione civica: “Licata in volo, Il Domani, Resto a Licata e Impegno primario”.




Galanti, farmacista in pensione, sposato e padre di Fausto, ha designato quali assessori Angelo Vincenti (ex consigliere comunale), Angela Mugnos e Salvatore Lombardo. Il candidato Mantia ha designato assessori: Angelo Curella, Paola Cuttitta e Salvatore Zacco. Poi Annalisa Cianchetti che sarà affiancata da Fabio Amato, Marina Barbera, Domenico Cuttaia e Dario Romano. Infine Annalisa Tardino ha designato quali assessori Valeria Di Franco, Maria Platamone e Sergio Vincenti. Consistente il corpo elettorale, che con 42.904 aventi diritto al voto rappresenta il 34% dell’intero totale degli elettori chiamati alle urne in tutti i 15 Comuni agrigentini che oggi rinnovano i sindaci ed i Consigli comunali.
La città di Licata torna al voto dopo 3 anni dall’ultima competizione amministrativa perché lo scorso mese di agosto, in piena estate, la città restò senza guida per l’approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Angelo Cambiano che ha fatto decadere gli organi eletti nel 2015. In questa tornata di amministrative si vota soltanto oggi ed i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne. L’eventuale ballottaggio è previsto due settimane più tardi, domenica 24 giugno. Per esercitare il diritto di voto occorre esibire un documento d’identità in corso di validità e la tessera elettorale.
A Licata viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene almeno il 40% più uno dei voti. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta si tornerà a votare il 24 giugno per il ballottaggio tra i due più votati. Per esercitare il diritto di voto si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, e in questo caso il voto viene attribuito solo a lui; tracciare un segno solo su una delle liste collegate o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate.
In questi ultimi due casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri collegata. Questo sistema elettorale consente di esprimere anche il cosiddetto “voto disgiunto”, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata. In questo modo il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata. Per esprimere le preferenze bisogna scrivere negli appositi spazi il cognome, oppure in caso di omonimia il nome e cognome, dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Anche in questo sistema è possibile esprimere uno o due voti di preferenza ma nel caso in cui vengano indicati entrambi è necessario siano due consiglieri di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda scelta. Per il Consiglio comunale concorrono 9 liste con 210 aspiranti consiglieri comunali per un totale di 24 posti disponibili (sei in meno rispetto all’ultima legislatura).
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