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Home » Valle dei Templi » Le albe come strumento di promozione del territorio

Le albe come strumento di promozione del territorio

Redazione Di Luigi Mula
9 Agosto 2021
in Valle dei Templi, Cultura
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Un unico fil rouge, il Risveglio sul Mediterraneo: un vero progetto, che si declina su direttrici diverse, con musica, poesia e arti performative, costruito dal Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi di Agrigento in collaborazione con CoopCulture. 

Stiamo parlando dello spettacolo dell’alba che, dopo il successo di “Al Passo coi Templi – il risveglio degli Dei”, lo spettacolo scritto e diretto da Marco Savatteri, in scena gli artisti di Casa del Musical e “Iliade da Omero ad Omero”, con Sebastiano Lo Monaco (eventi già in replica), si prepara al debutto di  “E non temere il domani”, di Gaetano Aronica,  liberamente ispirato alle opere di Aleksandr Puskin e Apuleio di Madaura regia di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe, con Gaetano Aronica e gli attori della Compagnia del Teatro Pirandello.        

Le “Albe” ai templi raccontano una storia di ampio respiro; una magia che coniuga la bellezza del paesaggio con la musica, che sin dai tempi più antichi è il linguaggio universale che unisce, ed il teatro, che trasforma la quotidianità in arte. Infine, la narrazione che lega tutti in un percorso senza precedenti. 

Del motivo del successo delle albe (le foto a corredo sono tratte dalla pagina fb del Parco archeologico), che da qualche anno richiama il pubblico internazionale e sul senso più intimo dell’iniziativa ne abbiamo parlato con il responsabile del progetto di  CoopCulture, l’archeologo romano Leonardo Guarnieri:  

Le albe oltre lo spettacolo, qual è il significato più profondo? 

“Lo spettacolo dell’alba, all’interno della Valle dei Templi, è, soprattutto, uno spettacolo di valorizzazione del territorio. Il concessionario (CoopCulture, ndr), sempre alla ricerca di nuovi modelli di comunicazione del bene culturale e di nuovi stimoli alla fruizione dello stesso, ha immaginato una visita emozionale che permetta al visitatore di entrare in empatia con il bene culturale. Per questo motivo, insieme al Parco di Agrigento, abbiamo pensato di aprire le porte del sito archeologico e paesaggistico all’alba, per offrire al visitatore un’esperienza di fruizione innovativa, mantenendo all’interno del sito della cultura sempre un certo rigore.”

Dunque, uno spettacolo nello spettacolo?

“Al sorgere del Sole le sensazioni, i colori, le armonie sono diversi. Nel caso di Agrigento il valore aggiunto è stato voler coinvolgere le eccellenze artistiche del territorio come la Casa del Musical e il Teatro Luigi Pirandello. In questo modo i turisti sono entrati in empatia con tutto il territorio attraverso il bene culturale.”

L’alba può assurgere a destinazione turistica?

“Lo spettacolo dell’alba è già una destinazione turistica! Lo abbiamo notato soprattutto prima dell’emergenza sanitaria. Molte persone, infatti, sono venute ad Agrigento, pernottando negli alberghi e consumando nei ristoranti, per vedere le eccellenze del territorio. Ovvero, operatori didattici agrigentini che all’alba illustrano i contenuti storici ed artistici della Valle e lo fanno insieme ad artisti locali.”

Le albe, dunque, come mezzo di promozione del territorio?

“Sicuramente! Attraverso il bene culturale vogliamo comunicare tutto il territorio. Gli operatori didattici narrano la storia del Parco, sottolineando, altresì, i contenuti che il Parco vuole sviluppare; mi riferisco, principalmente, al progetto Diodoros ed alla produzione agroalimentare del Parco. Ma pensiamo anche a tutti i giovani attori legati al Teatro Pirandello o a Casa del Musical ed ai registi che hanno la possibilità di esprimersi e di narrare qualcosa di  fronte ad un pubblico non solo  agrigentino.” 

Ci sono altri esempi in Europa? 

“Abbiamo partecipato a convegni e tavole rotonde con altri operatori museali d’Europa; faccio riferimento al Louvre, al British Museum, ai musei olandesi, spagnoli e greci. In questi incontri abbiamo potuto constatare che l’Europa ha un’altra visione del museo che non è solamente un attrattore culturale, ma diventa anche attrattore sociale. Attraverso le linee guida europee di fruizione del bene culturale, il concessionario ha sviluppato questo nuovo concetto di elevare il bene culturale a bene speciale, fonte di condivisione e di attrazione del territorio. In questo modo abbiamo cercato, attraverso lo spettacolo dell’alba, di rendere il bene culturale, anche, attrattore sociale. Gli operatori didattici fanno rivivere la storia e le vicende del nostro Mediterraneo, attraverso un’attenta narrazione, coadiuvati dagli artisti che aiutano a riflettere sul futuro di una umanità che invece ha smesso di interrogarsi sul mito, come nel caso dell’alba di Gaetano Aronica. Pensiamo, infine, al progetto l’accoglienza della cultura che ha permesso di coniugare arte classica e arte contemporanea portando il Tavolo del Mediterraneo, dell’artista biellese  Michelangelo Pistoletto ad Agrigento. L’opera ha fatto dialogare il Parco con la Città, i migranti minori non accompagnati con gli studenti del liceo,  parlando di pace e di integrazione dei popoli. Altro esempio le visite agli ipogei paleocristiani. Tutto questo è avvenuto attraverso l’opera di valorizzazione che CoopCulture ha fatto e continua a fare nella Valle dei Templi di Agrigento”, ha concluso Leonardo Giarnieri.  

Il progetto: nelle albe teatro e musica si fondono attraverso la voce di un  operatore didattico, dando vita ad una narrazione unica e coinvolgente che parte quando ancora la Valle, alle ore 4,30 circa è immersa nell’oscurità e continuerà accogliendo pian piano l’aurora e l’alba, in un percorso che dal Tempio di Giunone si concluderà al Tempio della Concordia, passando per mura megalitiche, memorie della civiltà romana e dei primi cristiani. 

Uno storytelling di ampio respiro, il Risveglio sul Mediterraneo vede protagoniste le grandi voci di Agrigento, Gaetano Aronica, Sebastiano Lo Monaco (siracusano, ma agrigentino d’adozione), Marco Savatteri e Giovanni Volpe ed unisce Parco archeologico,  Fondazione Pirandello e Casa del Musical. 

Le prossime date: “Al passo coi templi” in replica il 22agosto. L’1, il 7 e l’8, il 27 e il 28 agosto, toccherà all’Iliade interpretata da Sebastiano Lo Monaco. Il 16, 25 e 29 agosto il palcoscenico sarà invece tutto per “E non temere il domani”di Gaetano Aronica con gli attori della Fondazione Teatro Luigi Pirandello per la regia di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe. 

 

 Luigi Mula

 

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