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Home » Cronaca » L’arsenale ritrovato con l’arresto di muratore. Fucili e pistole pronte per sparare

L’arsenale ritrovato con l’arresto di muratore. Fucili e pistole pronte per sparare

19 Aprile 2021
in Cronaca, dalla provincia, evidenza
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L’arsenale è stato trovato in possesso di un 43enne, muratore, di Raffadali, arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri della locale Stazione, coordinati dal Comando Compagnia di Agrigento, con le accuse di detenzione illecita di armi e munizioni, e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo è stato posto, su disposizione del sostituto procuratore Sara Varazi, agli arresti domiciliari. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. Presenti il capitano Marco La Rovere, comandante della Compagnia di Agrigento, e il maresciallo capo Armando Manzo, comandante della Stazione di Raffadali. In totale 11 armi (3 fucili e 8 pistole), e 600 munizioni, rinvenuti fra l’abitazione nel centro urbano, nella casa di campagna e in una stalla. Il muratore aveva anche un barattolo di polvere da sparo, e 50 grammi di hashish, già divisa in 13 dosi.

Quasi tutte le armi sequestrate erano perfettamente funzionanti, così come il fucile con le canne “tagliate” per renderlo più offensivo, e una pistola giocattolo sempre modificata. Le armi non sono censite, né quelle con la matricola abrasa, né quelle che hanno una matricola regolare, e sconosciute alle banche dati delle forze dell’ordine. “Le armi erano destinate sicuramente ad un mercato, che non è quello della libera vendita. Solo alcune non sono funzionanti, e sono arrugginite e logore – ha detto il capitano La Rovere -. Ma le pistole sono pronte per l’utilizzo, in una di queste c’erano già due colpi inseriti nel caricatore, quindi era una pistola pronta per sparare. Un’altra invece aveva un bossolo esploso, quindi non si tratta di una persona che deteneva le armi perché le ha trovate o ha intenzione di collezionarle”.

Il muratore, dal 2007, è risultato avere, per problemi familiari, un divieto assoluto di detenzione di armi e munizioni. I fucili erano dentro dei sacchi di iuta, e anche le pistole erano ben conservate, alcune anche oleate in modo da garantirne la perfetta efficienza. Le altre armi erano conservate in una cassapanca all’interno del magazzino, adibito a stalla, dove c’erano alcuni animali, un vitello e diverse pecore. “Il ritrovamento di queste armi in capo ad una persona che aveva assoluto divieto di detenzione di armi – continua il capitano della Compagnia di Agrigento -, lascia presupporre che c’è da prestare molta attenzione, e quindi sono particolarmente”.

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