Si concluderà domani, 9 febbraio, la riunione della Commissione dell’Ufficio regionale per le Migrazioni della Conferenza episcopale Siciliana, che dal 6 febbraio è impegnata in un’intensa esperienza di ascolto e confronto con i migranti presenti sull’isola di Lampedusa.
Un incontro per accogliere e accogliere
L’iniziativa, guidata dal vescovo delegato per le migrazioni Monsignor Corrado Lorefice, ha visto la partecipazione attiva di diverse figure ecclesiastiche impegnate nel sostegno ai migranti. Ad accogliere la Commissione sull’isola sono stati il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Agrigento, don Giuseppe Cumbo, il direttore dell’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Agrigento e membro della Commissione, don Aldo Sciabbarrasi, e il parroco di Lampedusa, don Carmelo Rizzo.
Lampedusa rappresenta da anni uno dei principali punti di approdo per chi attraversa il Mediterraneo in cerca di una vita migliore. La Commissione ha scelto proprio questo luogo simbolico per approfondire il fenomeno delle migrazioni forzate e riflettere sulle risposte che la Chiesa e la società possono offrire a chi arriva dopo viaggi pieni di sofferenza e speranza.
L’ascolto dei migranti e la vicinanza della Chiesa
Uno degli aspetti centrali della visita è stato l’ascolto diretto dei migranti ancora presenti sull’isola. Attraverso incontri dedicati, i membri della Commissione hanno raccolto testimonianze di chi ha affrontato attraversate momenti pericolosi e vissuti drammatici nel tentativo di raggiungere l’Europa.
Questo dialogo rappresenta un momento fondamentale per comprendere le reali necessità dei migranti e individuare percorsi di accoglienza più umani ed efficaci. La Chiesa siciliana, attraverso l’opera delle diocesi locali, ribadisce il suo impegno a essere vicina a chi fugge da guerre, persecuzioni e povertà.
La scuola e la comunità di Lampedusa protagonista
Durante le giornate di incontro, la Commissione ha avuto modo di confrontarsi anche con la realtà educativa locale. In particolare, un momento significativo è stato il dialogo con docenti e studenti dell’Istituto omnicomprensivo “Luigi Pirandello”, una scuola che ogni giorno si confronta con il tema dell’integrazione e dell’accoglienza.
Gli studenti hanno avuto la possibilità di condividere le loro riflessioni e di raccontare come la loro isola viva l’arrivo continuo di persone in cerca di aiuto. Un’opportunità importante per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della solidarietà e della convivenza tra culture diverse.
Preghiera e riflessione nei luoghi simbolo dell’isola
Lampedusa è un luogo carico di significato per la storia delle migrazioni nel Mediterraneo. Per questo motivo, la Commissione ha dedicato parte della sua visita alla preghiera e alla riflessione in alcuni dei luoghi più simbolici dell’isola.
L’8 febbraio, i membri della Commissione hanno visitato la Porta d’Europa , monumento dedicato alla memoria di chi ha perso la vita in mare, e il Molo Favaloro , il punto in cui spesso avviene il primo contatto tra i migranti e le autorità italiane.
Questi momenti di raccoglimento servono a non dimenticare le tante vite spezzate durante i viaggi della speranza e a rafforzare l’impegno per costruire un’accoglienza più umana e dignitosa.
Chiusura della visita con la celebrazione eucaristica
La visita della Commissione si concluderà il 9 febbraio con un ultimo percorso tra i luoghi significativi di Lampedusa. La giornata inizia con una visita al Santuario della Madonna di Porto Salvo , patrona dell’isola, seguita da un momento di raccoglimento al cimitero di Lampedusa, dove riposano anche le vittime delle tragedie del mare.
Il culmine dell’incontro sarà la celebrazione eucaristica in parrocchia, un’occasione per rinnovare la vicinanza della Chiesa a chi soffre e per ribadire l’importanza della solidarietà verso i migranti.
L’impegno della Chiesa per un’accoglienza umana
L’incontro della Commissione episcopale siciliana a Lampedusa si inserisce in un più ampio percorso di attenzione che la Chiesa italiana dedica ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione.
La Sicilia, terra di confine e crocevia di cultura, vive quotidianamente il fenomeno migratorio e le sue complesse implicazioni. La Chiesa, con le sue diocesi, i volontari e le associazioni legate al mondo ecclesiale, continua a lavorare per garantire ai migranti un’accoglienza che va oltre la semplice assistenza materiale, cercando di offrire un supporto umano e spirituale.
Il messaggio che arriva da Lampedusa è chiaro: l’accoglienza non è solo un dovere morale, ma un valore fondamentale per costruire una società più giusta e solidale.
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