Sono stati vietati i funerali delle quattro vittime della strage familiare di contrada “Safarello” a Licata. La decisione è stata presa durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. Il provvedimento è stato firmato dal questore Rosa Maria Iraci.
Questa mattina sarà celebrata una semplice benedizione delle salme, al cimitero comunale di Licata. Subito dopo il dissequestro delle salme, si stava organizzando un funerale in una grande piazza della città, per poter contenere le centinaia e centinaia di partecipanti.
Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha invece deciso diversamente, per evitare rischi e mantenere l’ordine pubblico. Alla benedizione delle bare direttamente al cimitero parteciperanno al massimo dieci o undici persone, tra i parenti più stretti, inseriti in un apposito elenco dalla Questura di Agrigento.
Diego Tardino, di 44 anni, la moglie Alessandra Angela Ballacchino di 40 anni, e i figli Alessia di 15 anni, e Vincenzino di 11, sono stati uccisi mercoledì mattina da Angelo Tardino che poi, a pochi chilometri di distanza si è sparato in macchina.
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