I carabinieri hanno fermato per omicidio e soppressione di cadavere Giovanni Barreca, il muratore 54enne che ha ucciso la moglie Antonella Salamone, 39 anni di Aragona, e i due figli Emanuel di 5 anni e Kevin di 16, ad Altavilla Micia, e la coppia di palermitani che avrebbero partecipato al triplice delitto, Sabrina Fina e Massimo Carandente, due fanatici religiosi. “Hanno fatto un esorcismo per scacciare il demonio”, avrebbe raccontato la figlia 17enne scampata alla strage ai carabinieri accusando il padre e i due amici. Antonella sarebbe stata uccisa, e poi il corpo dato alle fiamme. I resti carbonizzati sono stati trovati a poca distanza dalla casa sotto un cumulo di terra.
Le indagini procedono e viene fuori che l’uomo, un fanatico religioso che aveva frequentato la chiesa evangelica per prenderne poi le distanze, aveva una vera e proprio ossessione per il diavolo. Il triplice omicidio sarebbe stato compiuto nel folle proposito di liberare la famiglia da presenze demoniache. La dinamica e il movente della strage sono ancora tutti da chiarire, anche se pare che la molla che ha spinto Barreca sia proprio l’ossessione religiosa.
Le autopsie, già disposte dalla procura, diranno come sono state uccise le tre vittime e potranno confermare l’ipotesi secondo la quale i ragazzini sarebbero stati strangolati con delle catene. Ancora da capire, inoltre, perchè la figlia 17enne dell’assassino, pare la prediletta di Barreca, sia stata risparmiata. La ragazza, che avrebbe raccontato i deliri religiosi del padre, all’arrivo dei carabinieri è apparsa poco lucida: Circostanza che ha fatto ipotizzare che sia stata drogata. Ora, su disposizione della Procura dei minori è stata portata in una casa famiglia.
Sconvolta la comunità di Aragona, il centro dell’Agrigentino, dove Antonella Salamone era nata e conosciuta. La donna e il marito dal 2007 avevano vissuto per anni a Novara ed erano tornati in Sicilia cinque anni fa. La condizione economica della famiglia non era buona, tanto che il Comune, per aiutare la coppia, aveva trovato loro piccoli lavoretti. Antonella era seguita dagli assistenti sociali che non hanno mai avuto, però, il sospetto di violenze in famiglia. E a non aver nutrito sospetti su un ipotetico infermo familiare sono stati anche il pastore della chiesa evangelica e familiari e parenti residenti ad Aragona.
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