Anche la Chiesa, tenendo conto delle disposizioni del Governo, in merito alle misure precauzionali per il contenimento del Covid-19, decide di sospendere tutte le attività, le manifestazioni e le iniziative con concorso di popolo. Una scelte inevitabile ed opportuna che coincide per altro con quello che i cristiani considerano un tempo forte come la Quaresima.
Tuttavia, di fronte all’emergenza sanitaria in atto, proprio il virus può rappresentare un’occasione di crescita per rafforzare la fede con comportamenti virtuosi che portino a un cambio di mentalità e a vedere con occhi nuovi le vicende della vita.
Un’occasione per trovare momenti di preghiera personale e familiare mentre sul piano pastorale vengono utilizzate le nuove tecnologie e quei social, spesso criticati ma il cui impiego può essere in queste occasioni una vera benedizione.
Grazie ai social si può infatti creare in breve tempo una rete di comunione partecipata dove far passare il messaggio che Dio guida il cristiano e lo incoraggia a non perdere la bussola, a non smarrirsi di fronte alle avversità.
In questo senso la mancata partecipazione ad alcuni riti, come per esempio la Via Crucis, può essere vista come penitenza in considerazione del fatto che spesso le penitenze più efficaci sono quelle non decise da noi ma che sopraggiungono dall’esterno e per volontà di altri.
Le circostanze, dunque, impongono dei comportamenti virtuosi da accogliere con saggezza, accettando anche quella parte costosa di sacrificio che si rende necessaria e utile. Ciò di cui c’è bisogno, in sostanza, è un diverso atteggiamento nei confronti delle nostre paure, anche quelle relative al virus.
L’emergenza può diventare per i credenti un’occasione per trovare più spazi per la preghiera a favore di coloro che sono affetti dal virus, per quanti si stanno prodigando per assisterli e per coloro che con competenza e dedizione si stanno impegnando ad arginare le possibilità di contagio.
In questo modo le distanze fisiche imposte dalle disposizioni delle autorità competenti, in situazioni di crisi come l’attuale, possono essere viste come un’opportunità per rinsaldare i rapporti con il prossimo, per sentirsi parte di un’umanità che è sempre più globalizzata e dove i social sono lì a testimoniarlo.
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