La Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre imputati maggiorenni della strage di Altavilla Milicia, dove durante un folle rito di purificazione dal demonio sono state uccise Antonella Salamone, originaria di Aragona, e due dei suoi figli, Kevin Barreca, di 16 anni, e Emmanuel di 5. Il 27 gennaio si terrà l’udienza preliminare davanti al Gup Gregorio Balsamo per Giovanni Barreca, marito e padre delle tre vittime, e la coppia fanatica religiosa Sabrina Fina e Massimo Carandente, amici dei coniugi Barreca.
I tre imputati, secondo l’accusa, avrebbero svolto un rito che aveva l’obiettivo di liberare la villetta dei Barreca dal demonio. Particolare è la posizione dell’ex imbianchino Barreca, attualmente ospite di una Rems (residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza) di Caltagirone, in quanto ritenuto non imputabile da un altro giudice di Termini Imerese: ipotesi non condivisa dal tribunale del riesame di Palermo, che ha accolto, in sede di appello, il ricorso della procura.
Si attende ora la pronuncia della Cassazione. La terza figlia di Barreca, minorenne all’epoca dei fatti, è a sua volta imputata davanti al GUP del tribunale per i minorenni della città siciliana. Le tre vittime furono torturate prima di morire: Antonella Salamone, dopo la sua morte, sarebbe stata bruciata con la complicità della figlia maggiore, che ha ammesso di aver preso parte al “rito purificatorio” e quindi agli omicidi della madre e dei fratelli, compreso il più piccolo.
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