Una Pizzata di Speranza al Carcere San Lorenzo di Agrigento: Il Racconto di Carmelo Pistritto
AGRIGENTO – È una storia di speranza, passione e riscatto quella che arriva dall’Istituto Penitenziario San Lorenzo di Agrigento, dove, per tre giorni, il pizzaiolo Carmelo Pistritto ha condiviso la sua arte con le detenute, offrendo loro non solo un mestiere, ma un’opportunità di rinascita. Un corso di pizzeria che, al termine, ha visto un evento straordinario: una mega pizzata con l’Ape Pizza, direttamente all’interno dell’istituto.
Carmelo Pistritto, pizzaiolo e volontario, ha raccontato con emozione il suo impegno in questo progetto: “Quando mi hanno proposto di tenere un corso di pizzeria per le detenute del San Lorenzo, ho accettato senza esitazioni. Ho visto in questa esperienza non solo la possibilità di trasmettere il mio mestiere, ma anche di accendere una scintilla di speranza in chi, troppo spesso, viene dimenticato dalla società.”
Il corso, che ha coinvolto un gruppo di detenute provenienti da diverse sezioni del carcere, ha avuto come obiettivo non solo l’insegnamento delle tecniche per preparare una pizza perfetta, ma anche la valorizzazione delle capacità personali, troppo spesso soffocate dalla routine quotidiana dietro le sbarre.
“L’entusiasmo con cui le ragazze hanno partecipato al corso è stato davvero sorprendente,” ha continuato Pistritto. “Non è solo l’arte della pizza che ho voluto insegnare, ma la forza di credere che, anche in un contesto difficile come quello del carcere, ognuno ha una possibilità di cambiamento.”
Il momento culminante di questa iniziativa è stato un evento che ha visto la partecipazione di detenute, personale carcerario e alcuni ospiti esterni. Con l’Ape Pizza, una pizzeria mobile che ha portato direttamente dentro l’istituto l’emozione di una festa collettiva, è stato organizzato un incontro di condivisione e allegria, che ha rappresentato il coronamento di tre giorni intensi di formazione e speranza.
“Non capita tutti i giorni di poter fare un’esperienza come questa,” ha aggiunto Carmelo. “Vedere gli occhi delle detenute brillare di gioia mentre mangiavano la pizza che avevano preparato con le proprie mani è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera.”
Questa iniziativa, che ha visto il supporto fondamentale delle autorità del carcere, tra cui la Direttrice Dott.ssa Anna Puci e il Capo Area Trattamentale Dott. Giuseppe Di Miceli, ha messo in evidenza il valore della formazione come strumento di riscatto. Non solo un’opportunità lavorativa per il futuro, ma anche un modo per restituire dignità a chi si trova in difficoltà.
“Voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto,” ha concluso Pistritto. “In particolare, le detenute per il loro impegno e la loro voglia di imparare. È stato un onore poter far parte di questa esperienza.”
Un’iniziativa che ha dimostrato come, anche dentro le mura di un carcere, la speranza possa essere alimentata dalla condivisione, dalla formazione e, perché no, da una buona pizza.
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