Si svolgeranno tra oggi e domani i funerali di Ylenia Giurdanella, 20 anni e del fidanzato, Salvatore Calafato di 23 anni, entrambi di Ravanusa, morti in un incidente stradale che si è verificato mercoledì scorsoi, 27 marzo sulla statale 557 che collega Campobello di Licata con la città di origine dei due ragazzi. Le modalità del tragico impatto tra la vecchia Ford Fiesta, sulla quale viaggiavano i due fidanzati, ed una Fiat Punto condotta da una casalinga 40enne di Campobello, sono al vaglio degli inquirenti che anche ieri mattina sono tornati sul posto per eseguire altri rilievi disposti dal magistrato che si sta occupando della vicenda.
Da stabilire le dinamiche dell’incidente
Una dinamica che non è chiara ed è per questo che si sta cercando di far luce sull’accaduto. Ieri sera è stata eseguita una ispezione cadaverica sui corpi senza vita dei due ragazzi che si trovano all’obitorio del cimitero di Campobello di Licata. Fino a ieri pomeriggio non era stato stabilito se eseguire o meno l’autopsia. Ecco come si spiega infatti il ritardo nella consegna delle salme alle famiglie dei due ragazzi.
Oggi lutto cittadino
Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, dopo aver valutato attentamente la situazione e chiesto anche il parere ai familiari, ha deciso di proclamare il lutto cittadino in concomitanza con i funerali. Che dunque saranno celebrati in maniera congiunta e probabilmente in chiesa Madre, l’unica parrocchia in grado di accogliere tantissima gente che sicuramente parteciperà alla cerimonia per l’estremo saluto ad Ylenia e Salvatore. Entrambi erano tornati dalla Germania, dove si erano trasferiti per trovare una occupazione e si trovavano in Sicilia perché proprio ieri mattina, all’università Kore di Enna, il fratello di Ylenia, Giuseppe Giurdanella, si sarebbe laureato in scienze motorie. Inutile dire che la tragedia ha fatto saltare tutto. Adesso si pensa solo al lutto. Sia a Campobello che a Ravanusa la notizia della morte dei due ragazzi ha fatto il giro in poche ore.
Anche il papà era morto in un incidente stradale
Tanta gente affranta, quanto dolore nel vedere le foto dei due fidanzati, sorridenti ed innamorati. Dietro al sorriso di Ylenia la tristezza per la morte del padre, Carmelo Giurdanella, vittima, pure lui di un incidente stradale. E’ accaduto nel 2005 ed il padre di Ylenia, a bordo della sua vettura, era morto in uno scontro avvenuto sulla 123 tra Canicattì e Castrofilippo. Anche Salvatore Calafato era stato colpito da un lutto per la morte di un cugino, pure lui in un incidente stradale. E per una tragica casualità adesso è toccato a loro. Ieri sul luogo dell’incidente, sulla statale 557 all’altezza del bivio per la stazione ferroviaria, sono arrivati i tecnici dell’Anas per un sopralluogo e per verificare le condizioni dell’asfalto.
Interventi politici
Era stata la presidente della commissione Ambiente e territorio all’Ars, Giusi Savarino, che è di Ravanusa. “A quante tragiche ed ingiuste morti dobbiamo ancora assistere prima di avere una doverosa manutenzione da parte di Anas – si chiede il deputato regionale. Esprimo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei due ragazzi e mi rivolgo, ancora una volta, con durezza, all’Anas: Quanti morti dobbiamo ancora piangere? Per quanto tempo ancora dobbiamo tollerare che in Sicilia ci siano strade statali appellate “strade della morte”? E da presidente della commissione annuncia: “Convocherò i vertici di Anas per fare il punto della situazione”. “Non dobbiamo più assistere a simili tragedie – aggiunge Carmelo Pullara, capogruppo di Popolari e Autonomisti all’Ars. Ritengo che la gente, soprattutto di fronte a tragedie come questa, sia stanca di ascoltare le contrapposizioni tra il Governo Nazionale e quello Regionale. Sul chi deve fare cosa, nel tentativo di impedire che gravissimi incidenti come quello di ieri si ripetano. E’ necessario – conclude Pullara – agire per fare in modo che le nostre strade siano più sicure, e farlo in fretta. Si è già perso troppo tempo”.
ANAS: SS 557 “Di Campobello di Licata” in ottime condizioni
In riferimento a quanto riportato su alcuni organi di stampa in merito all’incidente dagli esiti mortali avvenuto nella giornata di mercoledì 27 marzo sulla strada statale 557 “Di Campobello di Licata” tra Campobello e Ravanusa, corre l’obbligo di fornire una precisazione, dal momento che secondo alcune dichiarazioni le responsabilità dell’incidente sarebbero imputabili a scarsa manutenzione da parte di Anas.
Nessun nesso causale può essere addebitato alla manutenzione dell’infrastruttura, in quanto il tratto di strada teatro dell’incidente presenta il piano viabile in ottime condizioni e la segnaletica orizzontale oggetto di recente rifacimento.
Segnaletica orizzontale che peraltro include la linea continua di mezzeria, sebbene questa sia stata oltrepassata da uno dei due veicoli, che si sono scontrati frontalmente.
Il sinistro avvenuto sulla statale 557, nella sua tragicità, ci induce a ricordare i dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in base ai quali il 93% degli incidenti stradali è imputabile alla condotta di guida (distrazione, eccesso di velocità, effetto di alcol, stupefacenti, mancato utilizzo di casco o cinture di sicurezza oppure, sempre più frequentemente, l’uso del cellulare) o a cause riconducibili al mezzo meccanico, in ordine a guasti o mancata manutenzione dello stesso.
Anas, nell’ultimo quinquennio, ha più che triplicato gli investimenti per manutenzione programmata sulla rete gestita in Sicilia e, attualmente, sono attivi interventi pari a 210 milioni di euro mentre 700 milioni sono stanziati per interventi di prossimo avvio.
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