Aperta un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo sulla morte di Domenico Bandieramonte, il bambino di 4 anni, di Lampedusa ricoverato per un virus intestinale, e deceduto dopo essere passato da cinque ospedali diversi tra le province di Catania e Messina. La morte è avvenuta al “San Vincenzo” di Taormina. Della tragedia si occupa la Procura di Catania, dopo la trasmissione degli atti da parte della Procura di Messina, e la denuncia presentata dalla famiglia che indica come responsabili i medici catanesi. “Voglio giustizia per mio figlio. Ha contratto un batterio al San Marco di Catania”, denuncia la madre Ambra Cucina. Nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia, e verranno iscritti nel registro degli indagati i sanitari che hanno curato il bambino nei nove giorni di ricoveri.
Domenico è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi” di Catania accusando vomito e febbre alta. Dopo poche ore, è stato dimesso con la diagnosi di infezione intestinale. Il 4 luglio le sue condizioni sono peggiorate, e i genitori lo hanno portato al San Marco. In questo ospedale – stando alla ricostruzione della mamma – gli è stato applicato un sondino nasale che avrebbe provocato un’infezione da batterio, l’enterococco, poi diffusa in tutti gli organi, dai reni al cuore.
La Tac avrebbe invece rivelato una polmonite molto estesa già in corso. Il 6 luglio il bambino è stato così trasferito nottetempo al Policlinico di Catania e da qui trasportato in elisoccorso in Terapia intensiva al Policlinico di Messina. In seguito a tre arresti cardiaci, il 7 luglio è stato trasferito nel reparto di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, dove ieri è stata dichiarata la morte cerebrale.
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