L’ospedale “San Giovanni di Dio” e la borgata “San Michele” saranno presto meglio collegati alla città di Agrigento, grazie alla ripresa del progetto di metroferrovia. Il Consiglio Comunale ha approvato la delibera per i lavori definitivi relativi alla nuova fermata ferroviaria di San Michele, lungo la linea Agrigento-Palermo. La votazione ha visto la presenza di 14 consiglieri, con 10 assenti.
Dopo l’approvazione della fermata di Fontanelle, il progetto di una rete metroferroviaria per collegare i quartieri periferici al centro città diventa sempre più concreto. Tra le opere previste c’è anche una piccola variante sulla viabilità di via Giovanni XXIII (ex strada provinciale 1), che conduce all’ospedale. Verrà realizzata una rotatoria a quattro bracci all’ingresso del nosocomio, per facilitare l’accesso alla nuova fermata che sorgerà nel territorio del Comune di Favara, migliorando anche l’accesso alla struttura sanitaria.
Il progetto ha già ricevuto pareri favorevoli dal Ministero dell’Ambiente, dalla Sovrintendenza di Agrigento e dal Genio Civile, rientrando nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Inoltre, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha comunicato l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio per i terreni destinati alle opere.
«La nuova fermata di San Michele rappresenta un passo fondamentale per il futuro della mobilità sostenibile ad Agrigento», spiega l’assessore alla pianificazione urbanistica e gestione del territorio, Gerlando Piparo. «Inserita nel PUMS approvato nel 2017, questa infrastruttura è pensata per migliorare la qualità della vita dei cittadini, connettendo strategicamente la frazione di San Michele con il resto della città. L’obiettivo è ridurre il traffico e incentivare l’uso di trasporti intermodali».
L’assessore Piparo ha anche sottolineato l’orgoglio dell’amministrazione comunale per gli investimenti che guardano al futuro. «La delibera di variante è già stata pubblicata all’Albo pretorio e sarà presto inviata all’assessorato regionale alle Infrastrutture. Con l’approvazione definitiva, RFI potrà richiedere i titoli abilitativi al Comune, permettendo così l’avvio dei lavori in tempi brevi».
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