Stamattina 13 novembre nell’Aula Magna della sede centrale del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane R. Politi di Agrigento si è tenuto un interessante convegno sul tema LA GRANDE INCOGNITA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL FUTURO DELLA SCUOLA.
Dopo i saluti istituzionali del Dirigente scolastico Professoressa Santa Ferrantelli , dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Gioacchino Alfano, del prof. Salvatore Scimè, docente di Storia e Filosofia, della prof.ssa Angela Rancatore, che ha moderato il dibattito, è intervenuta la Dott.ssa Agata Gueli, Dirigente Scolastico in comando presso la Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e il digitale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, e componente del gruppo di supporto per l’attualizzazione del PNDS, con un particolare interesse per i nuovi ambienti di apprendimento. Il convegno ha messo in luce come evolverà l’Educazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale. In un mondo che cambia, alla ricerca e alle politiche per l’educazione è richiesto infatti di orientare l’istruzione affinché prepari gli studenti alle sfide tecnologiche, consentendo alla Scuola e alle comunità educanti di guidare l’innovazione. I profondi cambiamenti che continueranno a trasformare la società e la natura del lavoro richiedono un approccio educativo innovativo. La nostra istituzione scolastica è consapevole che gli studenti avranno, da una parte, sempre più la necessità di acquisire competenze sul funzionamento dell’Intelligenza Artificiale, per poterla utilizzare a proprio vantaggio ma anche per saperne distinguere eventuali usi impropri; dall’altra, l’Intelligenza Artificiale potrebbe aprire nuovi scenari per le pratiche didattiche, a patto che sia disegnata come risorsa per migliorare l’istruzione, senza venire meno alle lezioni apprese e ai principi etici condivisi. La Didattica a Distanza nel periodo pandemico ci ha mostrato come gli studenti abbiano bisogno di soluzioni e competenze tecnologiche, sia in emergenza che per le attività di routine, ma anche di tutoring, metodo valutativo e affettività che solo il confronto con altri umani possono garantire. Ciò che invece è richiesto alla ricerca e alle politiche educative è di interrogarsi su come l’Intelligenza Artificiale possa favorire l’apprendimento umano e fare in modo che siano gli educatori stessi a guidare la trasformazione, rivolgendo richieste alle aziende tecnologiche.
È possibile costruire dunque un curriculum di alfabetizzazione all’intelligenza artificiale che permetta agli studenti di costruire la loro relazione con le macchine di intelligenza artificiale in modo critico e sapendone sfruttare le opportunità. Il futuro tratteggia la figura di un docente che, anche con l’aiuto di applicativi di intelligenza artificiale, potrà ancor di più garantire ai suoi studenti e studentesse competenze e consapevolezze per il futuro.





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