Pirandello Fringe Festival: la Fondazione cerca 15 giovani autori per riscrivere il mito del Genio
La Fondazione Teatro Pirandello lancia ufficialmente il Pirandello Fringe Festival, il nuovo progetto speciale dedicato a riscoprire l’opera del drammaturgo agrigentino in chiave contemporanea e, soprattutto, attraverso lo sguardo dei giovani. Un’iniziativa strategica, fortemente voluta dal presidente Alessandro Patti e dal direttore generale Salvatore Prestia, che segna un passo avanti nell’impegno della Fondazione verso la crescita culturale della città.
«Riscattare i luoghi e trasformare l’oggetto immateriale in un nuovo senso del racconto è la grande sfida – afferma il prof. Francesco Tuzzolino. – È un lavoro consolatorio per l’uomo del XXI secolo, un modo per ritrovare identità, memoria, radici».
Ed è proprio da questa intuizione che nasce il progetto: un laboratorio di drammaturgia per 15 giovani autori, dai 18 ai 30 anni, che saranno chiamati a reinterpretare Pirandello con strumenti, estetiche e linguaggi del presente.
Pirandello: un classico più contemporaneo dei contemporanei
Lo scrittore, giornalista e dramaturgo Ottavio Cappellani, autore del laboratorio, introduce il senso dell’iniziativa:
«Pirandello non è mai riuscito davvero a entrare nelle strade dei giovani, eppure è forse l’autore classico più contemporaneo di tutti. Il problema della nostra epica è che noi abbiamo Pirandello, e spesso non ce ne accorgiamo».
Il percorso si svilupperà tra marzo e aprile 2026 e accompagnerà gli autori selezionati in un viaggio tra novelle, personaggi, luoghi e ossessioni pirandelliane: dalla casa museo di Caos fino ai siti simbolo di Agrigento.
Un Fringe che parla la lingua dei margini
A raccontare la matrice del progetto è Andrea Cirino:
«Il Fringe nasce in Scozia perché alcuni artisti furono esclusi dal festival internazionale. È un festival “ai margini”, che ha fatto del margine il proprio centro creativo. Questa filosofia si sposa perfettamente con il genio del professore Tuzzolino e con il lavoro della Fondazione».
Il Pirandello Fringe, infatti, punta proprio sui luoghi meno convenzionali, sulle storie irregolari, sui linguaggi non canonici.
La Fondazione: “Far atterrare progetti così belli è un impegno enorme”
Il direttore generale Salvatore Prestia rivendica il ruolo della Fondazione:
«Progetti così belli, così alti, poi portarli sulla terra è un lavoro enorme. Ma ci crediamo. La Fondazione investe energie, spazi, risorse e competenze per restituire a Pirandello la sua forza tra le nuove generazioni».
Il presidente Alessandro Patti sottolinea la visione complessiva: «Questo Festival non è solo un laboratorio, ma un investimento sulla creatività giovanile e sulla crescita culturale della città. È un modo nuovo per dire che Pirandello non è passato: è futuro».
Il ringraziamento del sindaco Miccichè
Il sindaco Francesco Miccichè ha espresso apprezzamento per l’iniziativa:
«Ringrazio per questa magnifica intuizione. Ringrazio Tuzzolino per quello che stanno facendo. Agrigento ha bisogno di progetti che uniscano cultura, formazione e identità».
Partono le candidature: basta un video di 60 secondi
Per partecipare, i giovani dovranno inviare entro il 30 dicembre 2025 un video di massimo un minuto, spiegando la motivazione personale che li spinge a lavorare su un progetto dedicato a Luigi Pirandello.
Il bando – diffuso anche tramite un breve video promozionale – è promosso dalla Fondazione in collaborazione con il Polo Universitario UNIPA di Agrigento, il Teatro Stabile di Catania e il quotidiano La Sicilia. Il Pirandello Fringe Festival, con direzione artistica di Roberta Torre, rappresenta uno dei progetti speciali della prossima stagione teatrale 2026/2027.
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