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Home » Magazine » Indicatori di trading: ecco i più diffusi per operare sui mercati

Indicatori di trading: ecco i più diffusi per operare sui mercati

5 Aprile 2022
in Magazine
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Il contesto di estrema incertezza, in cui si stanno muovendo negli ultimi mesi i mercati finanziari, rappresenta uno stimolo sempre più forte ad attuare strategie operative votate alle speculazione: difatti, se fino a questo momento il trading online era un approccio attuato da una limitata platea di risparmiatori, recentemente, l’aumento di volatilità che ha investito la maggior parte delle asset class, ha spinto in questa direzione anche investitori più affini a filosofie buy and hold. Naturalmente un siffatto modus operandi richiede il supporto dell’analisi grafica, per riuscire ad individuare specifici pattern di prezzo su cui strutturare una strategia: per questo motivo è essenziale assimilare quantomeno i fondamenti del trading online e, a tal proposito, la consultazione di tutorial rappresenta il primo passo per colmare tali lacune.

Nel panorama delle risorse gratuite reperibili in rete, meritano una citazione gli approfondimenti proposti da Tradingonline.com, sito operante proprio nell’ambito della formazione finanziaria che, attraverso pratici tutorial, fornisce gli strumenti necessari a muovere i primi passi nel settore, tra cui i segnali di trading. 

È importante evidenziare che i principali indicatori si dividono in due grandi famiglie: quelli di trend e quelli di momento. I primi sono ideali per individuare pattern ricorrenti all’interno di configurazioni direzionali ben definite, mentre generano falsi segnali nelle fasi laterali; gli oscillatori, al contrario, sono più affidabili se sfruttati in situazioni non direzionali (fonte: guide ai migliori indicatori di trading secondo TradingOnline.com).

Come utilizzare le medie mobili

 

Sulla base di tale premessa appare chiaro come un uso congiunto di queste due tipologie di indicatori, filtrando eventualmente il contesto in cui si muovono le quotazioni, rappresenti la soluzione migliore per interfacciarsi con un determinato asset finanziario. La media mobile è uno degli indicatori più utilizzati in assoluto dagli investitori, in quanto restituisce la direzione di una serie di valori con un rapido colpo d’occhio. Nello specifico è calcolata come media aritmetica di una sequenza di valori, che di norma corrispondono alle chiusure del sottostante sulla scansione temporale di riferimento. 

La pendenza della media individua il trend delle quotazioni, mentre la lunghezza rappresenta l’orizzonte temporale: abitualmente è considerato un segnale operativo l’attraversamento dal basso verso l’alto di una media mobile veloce nei confronti di una media mobile lenta -segnale rialzista- o, viceversa, l’attraversamento dall’alto verso il basso di una media mobile veloce nei confronti di una media mobile lenta -segnale ribassista-.

Come funziona Il Relative Strength Index

 

Il Relative Strength Index –RSI-, fra gli oscillatori è molto utilizzato per individuare le aree di stress di un movimento. Si tratta, infatti, di un misuratore della forza di un asset finanziario rispetto al mercato; il suo valore può variare da 0 e 100: rilevazioni prossime allo zero indicano condizioni di iper-venduto, mentre rilevazioni prossime a 100 indicano condizioni di iper-comprato. 

Accademicamente, i segnali operativi di questo oscillatore vengono individuatati dall’attraversamento da parte dello stesso del valore mediano della sua ampiezza, tuttavia la maggior parte degli investitori, soprattutto i professionisti, sfruttano il Relative Strength Index per trovare divergenza tra l’indicatore e i prezzi dell’asset, segnale di un rallentamento del trend in corso.

Individuare supporti e resistenze

 

Anche se non fanno parte degli indicatori nel senso stretto del termine, i supporti e le resistenze rappresentano delle configurazioni grafiche di grande utilità per identificare aree di prezzo di una certa rilevanza: nello specifico i supporti sono livelli di prezzo che fanno da sostegno al ribasso delle quotazioni; di contro le resistenze sono livelli di prezzo che ne ostacolano l’ascesa. 

Sia i supporti sia le resistenze possono essere dinamiche o statiche, a seconda della pendenza della semiretta che unisce i punti di intersezione; quindi una pendenza di zero gradi individua un livello statico, mentre una pendenza maggiore o  minore di zero individua un livello dinamico.

 

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