I pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Alessia Sinatra e Claudio Camilleri, hanno chiesto il rinvio a giudizio di 16 dei 19 indagati dell’indagine antimafia “Condor” che rappresenta l’ideale continuazione dell’inchiesta “Xydi”, entrambe condotte sul campo dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, guidati dal colonnello Vittorio Stingo, e dai loro colleghi del Ros. Oggi il primo passaggio in aula davanti al Gup del Tribunale di Palermo Ivana Vassallo. Il Comune di Canicattì, il Centro studi Pio La Torre e la Cgil hanno chiesto di costituirsi parte civile
L’udienza è stata aggiornata al 28 settembre. I legali difensori potranno chiedere il giudizio abbreviato. Nove le presunte vittime di estorsioni o attentati incendiari, indicate come parti offese, che al momento non si sono costituite parte civile. I termini di custodia cautelare, per alcuni reati, scadranno lunedì. Per gli imputati ai quali non è contestata l’accusa di associazione mafiosa si profila la scarcerazione. Il 9 gennaio scorso i carabinieri di Agrigento hanno eseguito l’operazione con 9 arresti fra carcere e domiciliari.
Rischiano il processo: Pasquale Alaimo, 54 anni, di Favara; Baldo Carapezza, 27 anni, di Agrigento; Francesco Centineo, 38 anni, di Agrigento; Antonio Chiazza, 37 anni, di Canicattì; Gioacchino Chiazza, 62 anni, di Canicattì; Giuseppe Chiazza, 51 anni, di Canicattì; Salvatore Curto, 39 anni, di Canicattì; Salvatore Galvano, 52 anni, di Agrigento; Francesco Genova, 43 anni, di Palermo; Giovanni Cibaldi, 35 anni, di Licata; Domenico Lombardo, 31 anni, di Agrigento; Luigi Montana, 40 anni, di Ravanusa; Rosario Patti, 59 anni, di Palma; Nicola Ribisi, 42 anni, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro; Giuseppe Sicilia, 43 anni, di Favara e Ignazio Sicilia, 47 anni, di Favara.
Sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga, estorsioni ai danni di imprenditori e danneggiamenti a mezzo incendio.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
