I giudici del Tribunale del Riesame di Palermo hanno confermato la custodia cautelare in carcere per Carmelo Vardaro, 44enne di Favara, arrestato insieme ad altre sette persone nell’ambito dell’operazione “Mosaico”, condotta dalla squadra Mobile di Agrigento, Sco e polizia belga, con il coordinamento della Dda di Palermo, che ha fatto luce su quattro omicidi, e cinque tentati omicidi, sull’asse Favara-Liegi.
Vardaro, difeso dall’avvocato Salvatore Virgone, è finito in carcere per il duplice tentato omicidio, avvenuto a Favara, il 23 aprile del 2017, del trentottenne Carmelo Nicotra, e di Maurizio Distefano, 40 anni. Ma è ritenuto coinvolto nell’omicidio del giovane empedoclino Mario Jakelich, avvenuto a Liegi il 14 settembre di quattro anni fa.
Il Riesame ha accolto il ricorso del difensore di Vardaro, ed ha annullato l’ordinanza su alcune imputazioni relative allo spaccio di droga, detenzione illegale di armi, e l’aggravante mafiosa di alcune estorsioni.
Nel corso del blitz della polizia sono finiti in manette sono finiti, oltre a Vardaro, e Nicotra, 38 anni, anche Antonino Bellavia, 48 anni Calogero Bellavia, 31 anni; Calogero Ferraro, 42 anni; Gerlando Russotto, 31 anni; Vincenzo Vitello, 65 anni (poi tornato libero su decisione del Riesame), e Michelangelo Bellavia, 32 anni (trovato in possesso di alcune armi).
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