I pubblici ministeri della Dda di Caltanissetta Nadia Caruso, Claudia Pasciuti e Stefano Strino hanno chiesto il rinvio a giudizio per 64 indagati, 9 dei quali sono agrigentini, nell’ambito dell’inchiesta che lo scorso anno fece luce sulla riorganizzazione di Cosa nostra gelese e su un vasto traffico di stupefacenti gestito dai vertici del clan con contatti nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Catania. L’operazione è stata condotta sul “campo” dalla Polizia di Stato.
Gli agrigentini coinvolti sono: Giuseppe Alaimo, 29 anni, vice presidente del Consiglio comunale di Canicattì ed ex presidente provinciale della Democrazia cristiana, dimessosi dal partito all’indomani della notifica dell’avviso di garanzia, lo scorso marzo; Gianluca Attardo, 43 anni, di Agrigento; Diego Milazzo, 30 anni, di Canicattì; Loredana Marsala, 43 anni, di Canicattì; Morena Milazzo, 39 anni, di Canicattì; Diego Milazzo, 41 anni, di Canicattì, cugino omonimo del più giovane; Ignazio Agrò, 66 anni, di Racalmuto e Giuseppe Terrasi, 46 anni, di Agrigento.
L’udienza preliminare, davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, Sofia Milone, è stata fissata per il 14 febbraio prossimo.
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